I 100 libri donati agli ospiti della Casa di Riposo “Brancaccio”donati dai piccoli scout Agesci che hanno collaborato, insieme agli adulti del Masci, all’iniziativa dell’associazione “Cittàchelegge” sono stati accolti con grande entusiasmo, come un vero e proprio regalo inatteso. E’ stata infatti un’atmosfera molto partecipata quella che ieri ha caratterizzato l’incontro nella sede della struttura che accoglie gli anziani.
“Un luogo come questo non può essere visto come la fine di tutto – ha detto il presidente di Cittàchelegge, Antonella Ciervo – perchè la lettura vuol dire legarsi a valori come la memoria e il tempo, rappresentati proprio dagli ospiti di questa struttura. Un libro vuol dire anche poter fuggire in luoghi lontani, vivere vite diverse, entrare nelle vite degli altri, una opportunità unica. Per questo abbiamo creduto che donare questi volumi che ci materani ci hanno offerto, sia un gesto che guarda al futuro. In questo senso, annunciamo che la raccolta spontanea di libri proseguirà con le stesse modalità ovvero tutti i mercoledì dalle 18,30 alle 20, nella sede degli scout presso la parrocchia di Maria Madre della Chiesa in via dei Dauni 20. Si accettano anche libri per bambini e in lingua straniera”.
La direttrice del Brancaccio, Giuditta Nicoletti e il presidente della cooperativa “Il Sicomoro”, Michele Plati si sono soffermati sull’importanza di attività che stanno diversificando l’offerta della Casa di Riposo e che si inseriscono anche in uno scambio generazionale molto importante nel quale si è inserita l’iniziativa di Cittàchelegge.
Significativo, poi, che la donazione dei libri sia stata affidata ai piccoli scout Agesci che hanno poi chiacchierato con gli ospiti della struttura, parlando dei differenti generi dei volumi e confrontandosi anche su aspetti legati alle famiglie degli ospiti.
“Il risultato si deve – prosegue Antonella Ciervo – alla collaborazione con il Brancaccio, ma soprattutto con gli scout Agesci che in questi mesi hanno raccolto, custodito e inventariato i volumi che venivano donati e consegnati nella sede. In questo senso è stata fondamentale la disponibilità del parroco della chiesa Maria Madre della Chiesa, don Filippo Lombardi che ha subito condiviso la nostra idea”.
Nov 29