“Un aquilone che vola forte e visibile, se manca l’aria cade. [Questo aquilone] sono io e la mia vita di ragazzo autistico, sicuro che senza l’aiuto di tutti non vive. Resistiamo se esistiamo, parlate di noi grazie.” (Andrea Antonello)
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconosce e proclama la dignità di ogni essere umano, affermando che “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana nonché l’uguaglianza e il carattere inalienabile dei loro diritti sono le fondamenta della libertà, della giustizia e della pace nel mondo” (Preambolo)”.
A riferirlo è il Garante Regionale dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata che in talune particolari situazioni scolastiche, per responsabilità delle istituzioni preposte, tali affermazioni non trovano effettiva realizzazione. E a farne le spese sono soprattutto i bambini e adolescenti vulnerabili.
“Mi sono pervenute, dichiara Giuliano, diverse segnalazioni da parte di Dirigenti scolastici e genitori in relazione alle necessità di soddisfare le esigenze specifiche degli alunni con handicap fisici e sensoriali per l’anno scolastico 2018/2019.
Mi riferisco in particolare alla necessità di assicurare le figure degli assistenti specialisticinell’ambito delle politiche di integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità con le quali si intende favorire l’autonomia personale e sostenere e facilitare percorsi di apprendimento, di inserimento e di partecipazione attiva.
Si tratta dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione, il quale fornisce assistenza specialistica e collabora con l’attività dell’insegnante di sostegno per raggiungere gli obiettivi educativi e didattici. All’assistente all’autonomia competono compiti specifici che lo differenziano dall’insegnante di sostegno, con cui deve però cooperare in sinergia, secondo gli obiettivi del Piano Educativo Individualizzato. Si tratta di un operatore, educatore, mediatore ecc., che facilita la comunicazione dello studente disabile con le persone che interagiscono con lui, stimola lo sviluppo delle abilità nelle diverse dimensioni dell’autonomia di base e sociale, media tra l’allievo con disabilità ed il gruppo classe per potenziare le relazioni tra pari, lo supporta nella partecipazione alle attività scolastiche, partecipa alla programmazione didattico-educativa e gestisce le relazioni con gli operatori psico-socio-sanitari, in vista di progetti di intervento.
“Ad oggi, conclude il Garante, nonostante l’anno scolastico sia iniziato da diversi mesi non si è ancora proceduto a nominare le predette figure per il mancato trasferimento delle necessarie risorse alle amministrazioni locali interessate da parte della Regione.
La tardiva attivazione del servizio di assistenza specialisticapregiudica il percorso di integrazione scolastica dei soggetti disabili e impedisce l’effettività del diritto allo studio”.
Nov 29