Coldiretti dice no agli Stati Generali dell’Agricoltura, la replica dell’assessore Braia e la nota di Coldiretti già pubblicata dal nostro portale di informazione.
“Mi spiace che un’importante associazione di categoria quale la Coldiretti non abbia compreso sino in fondo le ragioni e l’importanza degli “Stati Generali dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale di Basilicata” che cadono a fine legislatura ma, soprattutto, a circa metà programmazione del PSR 2014/2020. E’ il momento in cui corre l’obbligo di comunicare il relativo stato di avanzamento del PSR e lo stato di salute dell’agricoltura lucana, alla vigilia di una discussione fondamentale che comincia proprio nei prossimi giorni al Parlamento Europeo sulla riforma della Nuova PAC 2021/2027, a cui sono appesi i destini della nostra agricoltura, dei nostri agricoltori e della comunità lucana tutta.
Ritengo che debbano sempre prevalere le ragioni del buon senso e dell’interesse collettivo, che devono essere sempre superiori rispetto alle rivendicazioni, pur legittime, che ritengo compatibili e che non contrastano in nessuna maniera con le motivazioni che sono alla base dell’organizzazione di un evento che porterà in Basilicata e a Matera, tra poco più di un mese Capitale Europea della Cultura, rappresentanti di oltre 12 regioni italiane tra Assessori (che hanno inteso dare vita anche a una Conferenza Politiche Agricole appositamente convocata) ed autorità di gestione, esperti del mondo della formazione e della ricerca, Università e rappresentanti nazionali delle associazioni di Categoria, oltre che dirigenti del MIPAAFT e nostri rappresentanti del parlamento Europeo.
Negli ultimi 10 giorni abbiamo fatto incontri ed inviato ufficialmente alla stessa Coldiretti, risposte dettagliate sull’avanzamento di tutte le tematiche che ci avevano sottoposto a valle del loro “Summit Agricoltura” tenutosi al Motel Park il 3 ottobre scorso, nell’auspicio che tali azioni e informazioni fossero utili a chiarire quei dubbi che solo negli ultimi mesi ci hanno visto, nostro malgrado, su posizioni diverse.
Nella risposta circostanziata inviata a Coldiretti, abbiamo elencato gli ultimi avanzamenti importanti fatti sui pagamenti come Biologico, Sodo, Indennità compensativa che ci hanno consentito di superare abbondantemente e con grande anticipo il target del N+3, senza nascondere per altro alcune situazioni ancora in sospeso ma di prossima soluzione (poche pratiche di Biologico e sodo oltre che integrato), abbiamo comunicato l’approvazione della legge sulla fauna selvatica e sull’agricoltura sociale, la conclusione positiva del rinnovo della attività dell’ARA a sostegno del comparto zootecnico, l’approvazione della Delibera sulle PLT.
E’ notizia inoltre di qualche ora fa, nel rispetto degli impegni presi a inizio Novembre, dell’avvenuto saldo da parte di AGEA per 27.800 Aziende legate all’aniticipo dei Titoli sulla PAC (Primo Pilastro) per oltre 60 milioni di euro, che rappresenta un’autentica fondamentale boccata di ossigeno per i nostri agricoltori.
Una risposta quindi senza alcuna polemica, ma ancora con la doverosa voglia di sottolineare a Coldiretti che gli Stati generali non sono altro che una opportunità che abbiamo voluto dare a tutti gli agricoltori e operatori, a vario titolo, del settore in Basilicata per conoscere e approfondire le varie tematiche correlate al comparto attraverso il confronto con esperti indiscussi di livello nazionale.”
Coldiretti Basilicata non partecipa agli “Stati generali dell’agricoltura di Basilicata”: “Basta chiacchiere”
Coldiretti non parteciperà agli “Stati generali dell’agricoltura e dello sviluppo rurale di Basilicata” in programma nei prossimi giorni a Matera perché “non si può far finta che tutto fili liscio, soprattutto se il quotidiano propone una scarsa volontà di affrontare e risolvere definitivamente i problemi delle imprese e dei cittadini”. Lo hanno ribadito in mattinata i vertici della confederazione agricola lucana nel corso di una conferenza stampa a Potenza. “ La Coldiretti non ha obiettivi speculativi rispetto alle problematiche del settore – ha spiegato il presidente regionale Antonio Pessolani – ma vuole semplicemente risposte adeguate per i propri soci e poi per tutto il comparto e la società civile. L’unico condizionamento sono le esigenze delle imprese agricole non più in condizione di rimanere in attesa e non più disponibili ad ascoltare promesse che difficilmente si trasformeranno in risultati”. Una mobilitazione quella di Coldiretti avviata da oltre un anno con un susseguirsi di eventi e sollecitazioni nei confronti del Dipartimento regionale alle Politiche Agricole. “In tutti questi appuntamenti l’obiettivo è stato sempre quello di sollecitare soluzioni adeguate alle tante criticità che coinvolgono il settore – ha aggiunto il direttore regionale, Aldo Mattia – non ultimo l’incontro con i Prefetti di Potenza e Matera che hanno trasmesso una nota all’assessore regionale Baria con la quale, oltre a evidenziare le emergenze, si proponeva di attenuare lo stato di difficoltà e di agitazione degli imprenditori agricoli nonché programmare congiuntamente tra le parti iniziative tese alla risoluzione delle problematiche riferite, l’opportunità di convocare un tavolo tecnico regionale. Tavolo tecnico mai convocato”. Di qui la decisione di Coldiretti, coerente con i propri soci, di declinare l’invito a partecipare agli “Stati Generali dell’agricoltura”. “Il nodo centrale della nostra protesta è il forte ritardo nella erogazione degli aiuti comunitari, essenziali per la vita stessa delle imprese agricole di questa Regione – ha sottolineatoPessolani – ed in particolare, per quanto attiene al PSR, i ritardi nella emanazione di molti bandi di assoluto interesse per le imprese, mentre già si è avviato il dibattito sulla nuova programmazione 2021/2027”. Per Coldiretti c’è poi “la ritrosia ad affrontare con coraggio ed azioni straordinarie la presenza invasiva dei cinghiali e la gestione sostenibile della fauna selvatica in genere – ha evidenziato Mattia – solo a titolo di esempio, da oltre sei mesi siamo in attesa dell’insediamento del tavolo di monitoraggio delle misure messe in campo dalla Regione per il controllo della fauna selvatica. Ci sono inoltre le difficoltà a comprendere i ritardi nell’approvazione della nuova legge sugli Usi Civici, ferma in III° Commissione Consiliare da circa un anno, come pure non comprendiamo quanto di recente gli uffici del Dipartimento Agricoltura hanno trasmesso ai sindaci della Basilicata relativamente alla incompatibilità tra le concessioni in fida pascolo e le pratiche forestali. Un provvedimento che, se confermato, rischia di azzerare una tradizione secolare dell’agricoltura lucana, quella degli allevamenti estensivi che coinvolge circa duemila aziende; in questo caso probabilmente si potrebbe intravedere una guerra tra poveri, i forestali e gli allevatori, scelta poco consona ad una politica attenta”. Nel corso della conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche il presidente provinciale di Matera, Gianfranco Romani, e il coordinatore regionale dei contratti di filiera, Marco Saraceno, evidenziato anche il lavoro portato avanti da Coldiretti Basilicata che, in diverse occasioni, ha presentato all’attenzione del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali “proposte per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese agricole lucane – ha concluso Pessolani – richiedendo l’attivazione di strumenti tesi ad agevolare in via diretta ed indiretta le PMI agricole sulla scia di quanto fatto in altre Regioni. Anche in questo caso la Regione ha scelto di praticare soluzioni diverse e da Coldiretti non condivise”.