Emilio Arnesano, pubblico ministero a Lecce, è stato arrestato stamani su ordine del gip di Potenza, nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza su favori e prestazioni sessuali ottenuti dal magistrato in cambio di altrettanti favori che sarebbero stati resi da Arnesano nell’ambito delle sue funzioni giudiziarie. E’ stata disposto anche il sequestro di un’imbarcazione e di oltre 18 mila euro nei confronti dello stesso magistrato, “in quanto profitto del reato di corruzione”. Il gip di Potenza ha posto agli arresti domiciliari altre quattro persone nella stessa inchiesta che ha portato all’arresto del pm di Lecce. Si tratta di tre dirigenti dell’Asl di Lecce – Ottavio Naracci, direttore generale, e due dirigenti, Giorgio Trianni e Giuseppe Rollo, e dell’avvocato Benedetta Martina. Inoltre, è stato ordinato il divieto di dimora a Lecce dell’avvocato Salvatore Antonio Ciardo. Di seguito il testo integrale del dispositivo diffuso dalla Procura della Repubblica di Potenza
In data odierna, all’esito di indagini coordinate da questa Procura della Repubblica c delegate al Nucleo di Polizia Economico — Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce è stata data esecuzione all’ordinanza del G.I.P. di Potenza che ha disposto le seguenti misure cautelari personali: la custodia cautelare in carcere nei confronti di ARNESANO Emilio, Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Lecce, e SICILIANO Carlo, Dirigente dell’ASL di Lecce;
la misura degli arresti domiciliari con dispositivo elettronico dl controllo nei confronti di NARACCI Ottavio, Direttore Generale dell’ ASL di Lecce, TRIANNI Giorgio, Dirigente dell’ASL di Lecce, ROLLO Giuseppe, Dingente dell’ASL dl Lecce, MARTINA Benedetta, avvocato iscritto all’albo degli Avvocati di Lecce;
il divieto di dimora nel Comune di Lecce nel confronti di CIARDO Salvatore Antonio;
Sempre su richhiesta della Procura di Potenza il Gip potentino ha disposto:
il sequestro di una piscina di pertinenza del dr. TRIANNI ( che dalle indagini è risultata oggetto di mercimonio fra il PM Arnesano, titolare del procedimento penale nel quale la piscina era sottoposta a sequestro, e il dr. Trianni ); il sequestro di un’imbarcazione e di euro 18.400,00, nei confronti di ARNESANO Emilio, in quanto profitto del reato del delitto di corruzione.
Il procedimento — radicato per competenza presso la Procura di Potenza al sensi dell’art. 11 c.p.p. essendo l’Arnesano magistrato in servizio presso il distretto della Corte d’Appello di Lecce — ha avuto origine da singola e specifica notizia di reato a carico di
ARNESANO Emilio e di altri soggetti, emersa nel corso di indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Lecce nei mesi scorsi.. Per la parte di competenza la stessa veniva trasmessa, dallo stesso Procuratore della Repubblica Di Lecce, a questo Ufficio.
Venivano così avviate indagini ampie ed approfondite nei confronti del dott. Arnesano nel corso delle quali emergevano ulteriori e numerosi fatti-reato.
E così, le intense Investigazioni svolte, in pochi mesi (Circa 4) oltre a riscontrare l’ipotesi delittuosa originariamente venuta in rilievo vale a dire un provvedimento di dissequestro della suddetta piscina con successiva richiesta di archiviamone della notizia di reato, in cambio di un soggiorno con annesse battute di caccia offerte dal Trianni all’Arnesano – facevano anche emergere — si ripete, in pochi mesi di investigazioni un ampio spettro di delitti commessi con abuso e vendita delle proprie funzioni da parte del Magistrato.
Il Sostituto Procuratore Arnesano Emilio, con modalità che le indaglnl mostravano come continue e stabili, risultava protagonista — sulla base dl un compendio indiziario ritenuto grave dal GIP di Potenza – di ulteriori episodi di corruzione in atti giudiziari, di induzione a darc o promettere utilità a Pubblico ufficiale e dl abuso di ufficio.
Infatti, l’Arnesano, come emerso dalle Investigazioni, per un verso vendeva, in più procedimenti, l’esercizio della sua funzione giudiziaria in cambio di incontri sessuali ed altri favori. In particolare, le Indagini consentivano di accertare — c contestare il relativo capo di accusa per corruzione in atti giudiziari – che ARNESANO aveva stretto un rapporto corruttivo, consolidato e duraturo, con MARTINA Benedetta, avvocato del foro di Lecce: in numerose occasioni il Sostituto Procuratore pilotava procedimenti in cui gli Indagati erano assistiti dall’avv. MARTINA ottenendo in cambio prestazioni sessuali dalla medesima.
Ma non solo.
In altro caso, come svelato dagli accertamenti svolti e dalle Intercettazioni, la stessa avvocatessa MARTINA Benedetta chiedeva ad ARNESANO di aiutare la sua atmca e giovane collega, NESTOLA Fedenca, a superare la prova orale dell’esame d’avvocato.
In questo caso ARNESANO, con la finalità di ottenere ln cambio prestazioni sessuali tanto dall’avv. MARTINA quanto da NESTOI,A Federica, contattava l’avv. Ciardo componente della Commissione d’esame per avvocato presso la Corte d’appello di Lecce, concordando un Incontro presso 11 suo ufficio (al quale partecipavano, oltre al Sostituto, l’avv, CIARDO e NESTOLA Federica) nel corso del quale venivano definite le domande che sarebbero state poste alla candidata in sede di prova orale ( che la candidata, in effetti, poi superava)
ARNESANO, inoltre, come emerso dalle indagini, accettava la richiesta dell’avv. Carbone Manuela del foro di Lecce di intervenire a suo favore con il Presidente del
Collegio di Disciplina costituito presso l’Ordine degli Avvocati di Lecce, avv. CONTE Augusto, come effettivamente faceva, avendo un incontro con il CONTE nel quale la richiesta veniva avanzata ed accettata Anche ln questo caso Arnesano, come contestato nel relativo capo di accusa, chiedeva alla Carbone, in cambio del suo Intervento, delle prestazioni sessuali.
Per altro verso, Arnesano, su di un diverso fronte, appanva protagonista di un ultenore e collaudato sistema dl vendita delle funzioni giudiziarie, in cui garantiva reiteratamente a favore di dirigenti e medici dell’ASL di Lecce amici di SICILIANO Carlo – le indagini consentivano di indivlduare fra questi: NARACCI Ottavio (Direttore Sanitario dell’ASL di Lecce fino al 2015 e da gennaio 2018 Direttore Generale della medesima ASL), TRIANNI Giorgio (Dirigente dell’ASL di Lecce), ROLLO Giuseppe (Primario del Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce) — l’esito positivo di procedimenti giudiziari a carico. Di tali sanitari c dirigenti ASL.
In cambio di questo Intervento il dott. Arnesano riceveva diverse utilità.
In primo luogo favori dl carattere economico : SICILIANO vendeva ad ARNESANO un’imbarcazione di 12 metri ad un prezzo di gran lunga inferiore al prezzo di mercato (accettando, peraltro, un pagamento ln mazzette di denaro contante sulla cui ongtne sono ln corso accertamenti – e Indicando nell’atto di acquisto un prezzo simbolico non corrispondente a quello realmente pagato). In questo caso l’Arnesano, si impegnava personalmente, quale PM di Udienza, in una strategia processuale tesa a fare ottenere l’assoluzione al NARACCI (che in effetti riusciva ad ottenere) dirigente ASL legato al SICILIANO, accusato di peculato innanzi al Tribunale di Lecce.
E a fronte di tale disponibilità mostrata nei procedimenti nei quali il gruppo di medici e dirigenti ASL legati al Siciliano Arnesano, otteneva non solo, come si è visto, soggiorni gratuiti c imbarcazioni a prezzo di saldo, ma anche trattamenti di favore da parte dei medesimi dirigenti dell’ASL nella prenotazione di visite mediche, nella prenotazione di interventi per familiari, nelle Visite a proprie amiche c così via).