Decreto Sicurezza, Rimoli (Pd Scanzano) replica Giannace (Lega Scanzano). Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Signor Giannace, ho dovuto leggere più volte la sua risposta a quanto da me scritto circa il DL 113/18 per capire cosa cercasse di dirmi. Vorrei partire dalla fine dove mi suggerisce di leggere bene la Gazzetta Ufficiale e quindi il testo del decreto in questione. Ma lei ha messo giù tutto un articolo contro il mio senza aver letto quest’ultimo, a quanto sembra. La sollecito pertanto a leggere meglio e per intero quanto da me scritto. Il mio comunicato riguardava la questione immigrazione e l’emergenza che si è appena creata con il decreto Salvini. Lei, invece, eccetto che citare i soliti 35 euro e rievocare lo spauracchio delle cooperative rosse, non parla d’immigrazione: se deve rispondere a me e a quanto da me scritto, lo faccia con criterio e si attenga alle mie considerazioni. Ha esordito dicendo che s’impegnerà a «organizzare degli incontri mirati su questo tema con personale qualificato». Mi permetta, dunque, di suggerirle qualche nome di chi, esperto più di me, può aiutarla a fare veramente chiarezza sul decreto In-Sicurezza.
Una risposta più concreta è arrivata dal segretario provinciale di Matera della Lega Nord, Domenico Bianco. Tuttavia è una risposta debole, generica, approssimativa, priva di dati concreti. Dice che dai progetti Sprar «escono [stranieri] senza una meta, senza lavoro, senza integrazione vera», quando lo Sprar (di cui lo Stato italiano può andare fiero!), dalla presa in carico del beneficiario fino alla conclusione del suo progetto, lavora e investe sull’integrazione dell’immigrato. Certo, ci possono essere soggetti che non riescono a concludere questo progetto o non riescono a raggiungere tali obiettivi, ma paragonare l’esperienza degli Sprar a quella dei Cas o dei Cara è totalmente errato. Poi afferma che, grazie al decreto, lo Sprar accoglierà chi è regolare… come se fino ad oggi negli Sprar sono stati accolti degli irregolari! E tengo a sottolineare che già esistono e funzionano gli Sprar per i minori stranieri non accompagnati (MSNA): non è un’invenzione del decreto!
Parlate di regolamentazione e maggiore sicurezza ma, ad oggi, nessuno ci ha spiegato come saranno gestiti coloro i quali si sono visti revocate le misure d’accoglienza in questi giorni. Quale Natale trascorreranno? Non saranno forse loro, un domani, i nuovi irregolari? Senza dimora, senza lavoro, costretti a capire cosa fare pur di sopravvivere nel nostro Paese? Ribadisco che questo decreto è stato scritto senza criterio e senza umanità, senza considerare che si stava legiferando su delle vite umane, senza ascoltare le indicazioni che, a ragione, sono giunte dalle associazioni, dall’Anci, dalla Chiesa. Altro che chiamare gli esperti a spiegare il decreto… Non posso, dunque, che invitare il sig. Giannace a rileggere quanto da me dichiarato, frutto della mia esperienza e conoscenza del settore e delle questioni ad esso correlate, dello studio di quanto gli “esperti” hanno fatto emergere nelle scorse settimane. La politica deve parlare con fatti, dati e cose concrete, non può essere sempre e solo slogan e frasi fatte.
P.S. non sono il segretario del circolo Pd di Scanzano Jonico.