Il giudice punisce il Matera con multa e diffida al campo

E’ adesso come la mettiamo? Se il caso-Albano è già sgonfiato in quanto la società ha già provveduto ad inviare il certificato medico richiesto, dopo la multa di due mila euro e la  diffida al campo ci chiediamo se sia ancora il caso di tirare in ballo l’ipotesi di un disegno contro il Matera da parte della Lega di serie D. Quando persone non autorizzate si presentano negli spogliatoi per offendere e minacciare la terna arbitrale vuol dire che le lezioni di Fasano e Bitonto non sono servite a nulla. Non ci meraviglia dunque che il giudice sportivo abbia punito la società materana non solo con una multa salata ma anche con la diffda al campo di gioco. Al prossimo episodio di violenza scatterà la squalifica del campo, con inevitabili ripercussioni anche per un eventuale candidatura al ripescaggio, sempre che la squadra riesca a conquistare l’ultima posizione utile per continuare a sperare nel salto di categoria.

Michele Capolupo Riportiamo di seguito le decisioni  del giudice sportivo dopo aver esaminato il referto del signor di Verona in relazione ai fatti registrati al termine della gara tra Matera e Francavilla in Sinni

€ 2.000,00 e diffida alla società Fc Matera

"Per essere, al termine della gara, persone non autorizzate nè identificate, ma
chiaramente riconducibili alla società, indebitamente penetrati nell’area antistante
gli spogliatoi e per avere una di esse rivolto espressioni gravemente offensive e
minacciose all’indirizzo della terna arbitrale. Per avere la stessa persona tentato di
entrare nello spogliatoio arbitrale sferrando due pugni contro la porta di ingresso.
Per avere propri sostenitori, al termine della gara, lanciato sputi, tentando anche di
colpirla con una moneta, contro l’autovettura della terna arbitrale. Nella
circostanza i medesimi rivolgevano frasi gravemente offensive all’Arbitro ed ai suoi
Assistenti".

La sentenza del giudice sportivo è commentata così dal collega Carlo Abbatino: "Non fa certo bene al Matera registrare nuove punizioni da parte del giudice sportivo: atteggiamenti come quelli riportati nel referto finiscono solamente per aggravare una situazione non certamente facile nella quale si ritrova il Matera. Si parla di blasone, di piazza molto ambita e poi alla fine questi effetti collaterali sono brutti da digerire. Purtroppo gli episodi condannano o assolvono le gare. Vero è  che sta accadendo spesso che sono assolti gli avversari con i risultati a loro favore.  Ma la sentenza del giudice va ad ampliare la negatività che è stata preceduta dal risultato della domenica. Ora bisogna pensare solo in positivo e vedere quanto questa squadra può reggere la parte finale di questo campionato, che ha cominciato bene con i raggi di sole e che poi si è persa per strada con capitoli da romanzo carico di tocchi di giallo a volte molto ma molto misteriosi. Matera deve stare in piedi e con dignità e farsi apprezzare più che denigrare. Solo così si può cercare di guadagnare stima e apprezzamenti. Occorre ricordare che la squadra è uno strumento che la società utilizza per un tornaconto di punti, immagine e storia biancazzurra.  Gli uomini che la compongono devono essere sempre brillanti e trasmettere quei valori positivi dello sport che si traducono anche nel saluto fair-play a fine partita. Per questo è necessario che vengano trasmessi messaggi quanto costruttivi possibili. La gara con il Francavilla è andata, ora occorre pensare in maniera diversa alle altre che restano da giocare. Ischia è una nuova occasione per voltare pagina. E in questa partita il Matera deve sfoderare tutto quello che di buono ha dal punto di vista tecnico-tattico, per affrontarla  con tutto l’ardore possibile e con la voglia di fare risultato".