Vertenza Ferrosud di Matera, Uilm Basilicata: “Adesso basta”, Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
È il momento di fare chiarezza fino in fondo, non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori. Sono mesi che si sta tentando con ogni sforzo possibile di fare chiarezza su una vicenda, quella di Ferrosud di Matera, che non solo è paradossale ma necessita da parte di tutti di una assoluta chiarezza.
Prima di tutto è necessario fare chiarezza anche dal punto di vista sindacale, in quanto da un lato si condividono percorsi unitari che hanno e si caratterizzano nella necessità che questa vicenda, questa vertenza possa trovare un vera e concreta soluzione in un tavolo ben definito: quello ministeriale; dall’altro è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità perché è inutile fare e mettere in campo fughe in avanti perché ciò ha come riflesso unico la spettacolarizzazione di una vicenda che non ha bisogno di spettacoli, di attori o di finti attori.
La Uilm di Basilicata ha lavorato affinché quel percorso condiviso, ovvero della convocazione ministeriale potesse arrivare in tempi celeri; in effetti ciò è avvenuto visto che nella giornata di ieri è arrivata la convocazione per il 9 gennaio con il Mise e i commissari giudiziari. Questa data dovrebbe rappresentare per tutti un momento di chiarezza ma soprattutto di sintesi anche e soprattutto per queste vergognose e continue comunicazioni relative a fittizie cessioni ramo di azienda (art. 47) inviate dai “soliti noti” che, in barba alla suddetta convocazione e alle comunicazioni dei commissari, avviano percorsi fittizi, finti e inaccettabili. Non è la prima volta e ci rammarichiamo che alcuni “anche soggetti sindacali” possano in qualche modo avallare queste strade, attraverso inutili richieste di esame congiunto, che per la Uilm di Basilicata non sono percorribili.
Non sono percorribili perché oltre a non garantire il presente dei lavoratori non consentono la costruzione di un futuro, di un futuro che possa garantire tutti i livelli occupazionali, garantire i 100 artigiani –perché i lavoratori della Ferrosud sono veri artigiani- perché l’unica strada percorribile è quella che, insieme al Ministero del Lavoro, si possano trovare imprenditori veri in carne ed ossa che possano rilanciare attraverso investimenti e idee giuste questa storica azienda del materano.
Adesso basta!!!