All’età di 5 anni è andato via da Garaguso, centro della collina materana e si è affermato come imprenditore in Francia. E’ Giuseppe Scavetta, che oggi ritorna nella sua terra ha scelto la città dei Sassi, capitale europea della cultura nel 2019, per presentare l’associazione “Les Amis de la Basilicate en France”: La prima iniziativa culturale è in programma questa sera a Matera nel Cinema Il Piccolo con la proiezione dalle 19,30 presso il cinema Il Piccolo del film “Le terre rosse” del regista Giovanni Brancale.
Gli obiettivi dell’associazione sono stati illustrati dal presidente Giuseppe Scavetta in compagnia del giornalista grassanese Giovanni Spadafino, del tesoriere dell’associazione, Filippe Blanchard e di due rappresentanti del film “Terre Rosse”, il regista Giovanni Brancale e di uno degli attori del cast, Enzo Roseto. Il film è ad invito e non è aperto al pubblico.
Il presidente Giuseppe Scavetta illustra i progetti per la Basilicata: “L’obiettivo è quello di sviluppare l’imprenditoria giovanile in Basilicata e fare in modo che i giovani lucani possano realizzare i loro sogni. Noi li aiutiamo a fare i primi passi insieme e poi dovranno fare il loro cammino da soli. Ci appoggeremo alla rete dei lucani nel mondo, che vivono all’estero perchè queste persone hanno una voglia terribile, forte, di aiutare la loro terra. Noi dobbiamo aiutare i giovani della Basilicata a investire per creare imprese nella nostra terra.
I settori che guardate con maggiore interesse quali sono? “Se c’è un settore molto importante è la formazione, perchè senza formazione non si fa niente. Poi pensiamo all’agricoltura perchè la Basilicata è una regione agricola, abbiamo prodotti molto buoni e la Regione Basilicata fa già diversi sforzi per la valorizzazione. Ma c’è ancora possibilità per i giovani di sviluppare nuove aziende. E poi pensiamo al turismo. Con Matera 2019 dobbiamo avere uno spirito di ospitalità per i turisti internazionali che non mancheranno di visitare la città dei Sassi e sono convinto che sarà un grande successo”.
Michele Capolupo
La scheda dell’Associazione “Les Amis de la Basilicate en France”
L’Associazione “Les Amis de la Basilicate en France” inaugurata a Parigi il 22 novembre scorso, è un’ Associazione senza scopo di lucro nata dall’ idea dell’imprenditore Giuseppe Scavetta lucano doc originario di Garaguso emigrato in Francia quando era ancora bambino.
La Mission dell’associazione “Les Amis de la Basilicate en France” è quella di far conoscere la Basilicata in Francia e nel mondo ed attrarre investimenti stranieri nella nostra regione al fine di favorire la nascita di imprese giovanili.
Questa finalità trova la sua concretezza nell’esperienza che già Giuseppe Scavetta ha avuto un anno fa a Garaguso quando attraverso un bando privato rivolto ai giovani, ha permesso di trasformare l’idea di Giuseppe Dimasi in un’azienda di apicoltura che oggi produce un miele di qualità con un suo brand: “Il Nettare dei Revertera”.
Una piccola risorsa economica e un costante affiancamento hanno dato la giusta dose di fiducia ad un giovane lucano per entrare nel mondo dell’impresa.
“Les Amis de la Basilicate en France” dunque vuole moltiplicare questa buona pratica rivolgendosi a quanti nel mondo hanno a cuore la Basilicata e la sua risorsa più importante : i giovani e il loro futuro.
L’associazione si presenta venerdì 14 dicembre a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019 con un evento culturale: la presentazione del film del lucano Giovanni Brancale, “Le Terre Rosse” . Girato in Basilicata ed ambientato nell’Ottocento, il film affronta un tema sempre attuale e universale, quello degli ultimi in lotta contro l’oppressione. I protagonisti sono i ‘dimenticati dalla storia’, come recita il sottotitolo: le loro esperienze hanno come filo conduttore la patria, una ‘terra rossa’ macchiata dalla lotta per la propria indipendenza. Ma è la loro vita a cambiare la storia nel profondo. L’iniziativa di presentazione dell’Associazione “Les Amis de la Basilicate en France” a cura del suo Presidente Giuseppe Scavetta, si terrà al Cinema “Il Piccolo” in via XX Settembre venerdì 14 dicembre alle ore 19:30, seguirà la proiezione del film e un breve dibattito con il pubblico moderato dal giornalista della Gazzetta Pino Gallo, al fine di dialogare con il regista e gli attori.
La scheda del film “Le Terre Rosse” di Giovanni Brancale – Vincitore dell’Hollywood International Moving Picture Festival
Azione, sogni, la forza della storia che non si può fermare. La parabola di giovani garibaldini di un piccolo villaggio dell’entroterra che non sembra tanto lontana dalle aspirazioni di tanti ragazzi di oggi. Vincitore dell’Hollywood International Moving Picture Festival e del Taurasi Film Festival, presentato ai festival di Mumbay, Napoli e Los Angeles e finalista alla Mostra del Cinema di Taranto, ‘Le Terre Rosse’ di Giovanni Brancale è tratto dal romanzo ‘Il Rinnegato’ di Giuseppe Brancale, (edito da Polistampa)
Il film, prodotto dalla Estravagofilm e co-finanziato tramite crowdfunding, racconta del fenomeno del Brigantaggio in Basilicata, a partire dalle vicende di alcuni giovani ex-garibaldini che, crollato il sogno di riscatto nell’Italia post-unitaria, cercano una via di fuga nell’emigrazione o nelle bande criminali o nell’alternativa incarnata da Giuseppe Prestone, ‘Il rinnegato’, nell’immaginario paese lucano di Migalli, nel periodo che va dal 1860 al 1887.
Ambientato nell’Ottocento, il film affronta un tema sempre attuale e universale, quello degli ultimi in lotta contro l’oppressione. I protagonisti sono i ‘dimenticati dalla storia’, come recita il sottotitolo: le loro esperienze hanno come filo conduttore la patria, una ‘terra rossa’ macchiata dalla lotta per la propria indipendenza. Ma è la loro vita a cambiare la storia nel profondo.
Il film di Giovanni Brancale, (lucano di origini, medico, è di Sant’Arcangelo e vive a Firenze) parte proprio dal fenomeno postunitario, per approfondire maggiormente le microstorie di una comunità lucana. ‘Le terre rosse’ è tratto dal romanzo ‘Il Rinnegato’ dello scrittore Giuseppe Brancale (1925-1979), padre del regista; segue le vicende di un personaggio, Giuseppe Prestone (interpretato da Simone Càstano), e la comunità di cui fa parte, nell’arco temporale di 27 anni, dal 1860 fino a 1887.
Il regista cerca dunque di analizzare un preciso periodo storico nella sua terra di origine, per raccontarne le vicende che hanno come elemento conduttore la terra, intesa come patria, luogo di origine ed “imprinting”.
Il film è stato girato interamente in Basilicata, nel Vulture, dove si sviluppò il fenomeno del Brigantaggio, e nella Valle dell’Agri: quindi ad Aliano, per omaggiare la figura di Carlo Levi, a Sant’Arcangelo, e ancora a Brindisi di Montagna, tra i Sassi e nel materano, utilizzando, i volti, i costumi, la lingua, i luoghi che ancora conservano assonanze storiche e culturali.
La realizzazione del film si avvale della esperienza dello scenografo Gaetano Russo e dispone della collaborazione attiva del Cine Club “Vittorio De Sica” che da oltre venti anni opera nella diffusione della cultura cinematografica. Il film di Brancale è il primo di una trilogia che la casa di produzione Estravago film intende portare a compimento.
La fotografia è affidata a Francesco Ritondale. Al trucco Valentina Parisi. Ai costumi Antonella Agatiello. La scenografia è diretta da Gaetano Russo con la sua troupe (Mariantonietta Salvatore e Giuseppe Di Santo).
Il cast, interamente lucano, si avvale degli attori Valentina D’Andrea (Lucia), Simone Càstano (Giuseppe Prestone), Gerardo Cammarelle (Don Vincenzo), Luisa Larotonda (moglie de Lo Sciacallo), Chiara Lostaglio, (Lucia), Saverio Archetti (Contarini piccolo), Maurizio Cicchetti (Contarini grande), Camillo Marcello Ciorciaro (Mascarella), Erminio Truncellito (Lo Sciacallo), Giuseppe Ranoia (Gian Maria), Emanuele Asprella (Melarotti), Rocco Capalbo (Don Michele), Giorgia Margherita Masseroni (Graziella), Nando Irene (Banditore).
Le scene girate nei Sassi, cuore pulsante della Capitale Europea della Cultura 2019, sono state realizzate anche grazie all’ausilio del gruppo di Voce Spettacolo, diretto dall’attore Walter Nicoletti.
Da tempo Giovanni Brancale e Estravago operano nel settore della produzione cinematografica con la realizzazione di alcuni film quali ‘Salvatore Rabbunì’ (2001), ‘La Formula’ (2003), ‘Nel nome del padre’ (2005) e ‘Il Maestro e Margherita’ (2011), che hanno riscosso un apprezzabile successo di critica e di pubblico. Ora questa nuova prova, che si collega all’opera di Brancale senior, i cui lavori lasciati coprono le vicende di due secoli, l’Otto e il Novecento, con una puntata, venata da tratti gotici, nell’età romana in ‘Echi nella valle’, pubblicato nel 1974. Per questo libro Carlo Levi, amico di Brancale, disegnò il bozzetto di copertina. ‘Echi nella valle’ ottenne il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al 1977 risale invece la pubblicazione del romanzo ‘Lettere a Michele’, dedicato al medico santarcangiolese Michele Di Gese, che rappresenta il testamento spirituale dello scrittore. Inediti invece fino al 2007 ‘Il rinnegato’ e ‘Fantasmi che tornano’ (2010) e i racconti che con ‘Lettere a Michele’ hanno completato l’edizione dell’opera omnia. Edita intanto quest’anno l’opera “Ai confini del sole. Giuseppe Brancale, romanziere della storia d’Italia”, scritta da Ada Rita Cutrino. Edita da Ladolfi, si articola in sei capitoli: dopo il primo, che contiene i cenni biografici ed alcune indicazioni sulla formazione e sul pensiero dell’autore, tratte soprattutto dalle numerose lettere scritte da Brancale alla futura moglie, gli altri cinque sono dedicati ciascuno ad una delle opere dello scrittore. Giuseppe Brancale: “scrittore italiano della ricostruzione”; “scrittore della rinascita del Sud nel secondo dopoguerra”.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)