Rilanciare le attività dell’Osservatorio astronomico di Castelgrande riportando la struttura alla piena operatività dal punto di vista impiantistico e scientifico e collegare le attività della struttura con progetti scientifici internazionali. Sono questi i principali obiettivi del protocollo per la valorizzazione del sito dell’Osservatorio astronomico di Toppo di Castelgrande, sottoscritto questa mattina alla presenza del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero, tra la Regione Basilicata, rappresentata dall’assessore Roberto Cifarelli, l’Istituto nazionale di astrofisica, osservatorio astronomico di Capodimonte, rappresentato dalla direttrice Marcella Marconi, la Scuola di Ingegneria dell’Università di Basilicata, rappresentata dal direttore Ignazio Marcello Mancini, la Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’università “La Sapienza” di Roma e il Comune di Castelgrande rappresentato dal Sindaco Alberto Domenico Muro.
Il protocollo prevede attività di ricerca nel campo dell’astrofisica e delle tecnologie per lo sviluppo di telescopi e strumentazione; la formazione di giovani mediante tirocini, tesi di laurea, corsi di dottorato ed altre attività collegate, con la partecipazione di personale docente e di ricerca individuato dagli enti, da svolgere presso le strutture dell’Osservatorio astronomico di Castelgrande; la formazione di professori e studenti delle scuole medie superiori, divulgazione, visite ed eventi pubblici nei settori disciplinari di competenza.
“E’ una data importante – ha detto il Sindaco di Castelgrande, Alberto Domenico Muro – perché finalmente abbiamo la possibilità concreta di poter rilanciare e valorizzare l’Osservatorio. Un grazie va alla Regione Basilicata per aver voluto condividere e sostenere questo percorso attraverso una delibera e la firma del protocollo”.
Il progetto di rilancio prevede che venga rimodernato il telescopio, che rientrerà in un circuito di collaborazione internazionale per la ricerca dei detriti spaziali che viene portata avanti in collaborazione con l’Università La Sapienza e lo studio dei fenomeni transienti, temporanee variazioni d’aspetto di zone limitate della superficie lunare, che è uno degli argomenti caldi della prossima astrofisica, da parte dell’Istituto nazionale di astrofisica, osservatorio astronomico di Capodimonte. Oltre agli scopi scientifici quelli di divulgazione con eventi per il pubblico, formazione per le scuole e gli studenti universitari, e la parte di sviluppo tecnologico che sarà presa in cura dalla Università di Basilicata attraverso il monitoraggio della qualità dell’aria.