Detenzione alternativa, una nuova opportunità per tutti
Nella mattinata di martedì 3 gennaio 2011 l’Amministrazione provinciale di Matera, nella persona del suo legale rappresentante il presidente Franco Stella, e la sezione penale del Tribunale di Matera, nella persona del presidente della sezione Lanfranco Vetrone, hanno firmato la convenzione per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità.
“I lavori di pubblica utilità previsti dal D.Lgvo 468/97, hanno fatto la loro prima comparsa quale strumento di politica attiva del lavoro, – ha sottolineato l’assessore al ramo Salvatore Auletta – con la Legge n.196 del 24 giugno 1997. L’elevato tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno spinse il Parlamento a varare con la Legge 196, il Piano Straordinario per il Mezzogiorno, individuando due strumenti: Lavori di Pubblica Utilità e Borse Lavoro. La Convenzione siglata nella giornata odierna consentirà a 5 detenuti, colpevoli di aver commesso reati minori, di prestare servizio di pubblica utilità a favore della collettività presso le strutture dell’Ente. Una tipologia di lavoro che, è bene ricordarlo, non prevede alcun compenso: le uniche spese per l’Amministrazione riguarderanno l’assicurazione Inail e quella nei confronti di terzi. ”
“Le numerose difficoltà economico-finanziarie degli ultimi anni hanno profondamente segnato la nostra società. Un quadro complesso – ha concluso il presidente Stella – dove la mancanza di lavoro e il carovita hanno determinato un impoverimento complessivo ad alto rischio sociale. Investire nelle politiche sociali valorizzando il lavoro, a maggior ragione quando “serve” l’interesse generale, può essere lo spunto per una organizzazione più equa e generosa. Questa lo spazio all’interno del quale è maturata l’idea di promuovere la detenzione alternativa quale nuova opportunità di reinserimento nella società e di rieducazione per i detenuti. Così come come previsto dall’articolo 27 c.3 della nostra Costituzione, abbiamo adottato uno strumento che permetterà a chi svolge il lavoro e a chi lo riceve di sentirsi utili protagonisti di piccoli ma significativi cambiamenti.”