Dopo le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal presidente Rosario Lamberti in merito alla lettera inviata alla società dall’avvocato Guglielmo Stendardo rispetto alla posizione del direttore sportivo esonerato dal club biancoazzurro Luigi Volume si registra la nota dell’avvocato Guglielmo Stendardo, che riportiamo di seguito.
Informato da mio fratello Mariano circa una conferenza stampa tenuta dal Presidente del Matera Calcio e relativa ad una polemica su chi fosse l’Avvocato del Sig.Volume e tralasciando tutto quanto riferito;
È doveroso da parte mia ribadire che il Sottoscritto Avvocato Gugliemo Stendardo; fratello del calciatore del Matera Mariano, di non essere assolutamente l’Avvocato difensore di Luigi Volume, rappresentato dal noto penalista Natale Aniello e che se proprio avessi dovuto difendere qualcuno quello sarebbe stato mio fratello Mariano che, tra l’altro non ha ancora ricevuto gli emolumenti da novembre 2017 a giugno 2018 con immaginabili disagi familiari e personali;
Cosa che non ho ancora fatto in rispetto del Matera Calcio.
Pertanto disconosco fermamente ogni documento che non perviene dal sottoscritto.
Sperando che questo mio chiarimento possa servire a ridare la serenità dovuta all’Intero ambiente in modo tale che la Società possa provvedere alla sua totale sistemazione e proseguire con lo stesso impegno dimostrato anche nell’ultima partita di campionato con sempre maggiori successi.
Avv. Gugliemo Stendardo
Di seguito la replica del presidente Lamberti e il documento ricevuto via Pec dal Matera Calcio, sottoscritto da Guglielmo Stendardo, come si evince dalla firma riportata in basso.
La società Matera calcio, nella persona del Presidente Rosario Lamberti, apprende attraverso organi di stampa le dichiarazioni dell’Avv. Guglielmo Stendardo, fratello del calciatore e capitano biancoazzurro Mariano Stendardo.
La società precisa che ha ricevuto, attraverso posta certificata,
la lettera che di seguito pubblichiamo.
Si puntualizza inoltre che la posta certificata, proprio perché detta certificata, attesta la veridicità sia dell’intestazione sia dalla didascalia che, pertanto, è tale ad una firma autentica.
Poiché, come affermato dall’avvocato Guglielmo Stendardo, egli ritiene falso il documento, in condizioni normali, si provvede a presentare regolare denuncia che in questo caso sarebbe auspicabile, onde evitare inutili e fantasiose conclusioni.