A distanza di 25 anni è stato riaperto al pubblico nel pomeriggio il Battistero della chiesa di San Vincenzo de Paoli nel borgo La Martella di Matera. All’inaugurazione hanno partecipato il parroco Don Egidio Casarola, l’artista materano Franco Di Pede, che ha donato una delle opere presenti all’interno della struttura che ospita la fonte battesimale e l’assessore comunale Nicola Trombetta. Il battistero originale del 1955, già ricco di ceramiche di Pietro e Andrea Cascella, di opere in metallo di Enrico Castelli e in legno di Luciano Nioi, è stato infatti impreziosito con le opere donate dali artisti Renato Galbusera dell’Accademia di Brera di Milano, il Neofita, Maria Jannelli del Liceo Artistico di Milano, l’Angelo e Franco Di Pede dello Studio Arti Visive di Matera, il Triangolo. E’ opportuno sottolineare che per il borgo La Martella, Ludovico Quaroni, l’architetto che ha progettato la chiesa di San Vincenzo de’ Paoli ha concepito un battistero legato alla chiesa e non più come un corpo unico a se stante, come avveniva in passato. La serata è stata allietata da giovani musicisti materani che hanno eseguito i canti di Natale della nostra tradizione.
Di seguito le curiosità sul battistero della chiesa di San Vincenzo de’ Paoli al Borgo La Martella.
La chiesa parrocchiale san Vincenzo de Paoli in La Martella, elegante ed efficace monumento contemporaneo costruito nel 1953 e consacrato il 18 settembre 1955, è costituita dalla chiesa, presbiterio ricco di luce e aula assembleare in penombra, dai locali di ministero pastorale comunicanti con il vano chiesa; il battistero, distinto e distaccato dalla chiesa, autonomo e ubicato sul sagrato, ispirato ai battisteri dei primi secoli del cristianesimo.
L’architettura del battistero antico esprimeva con forza l’essenza del sacramento del battesimo attraverso la purificazione e la rinascita che avveniva con l’immersione in fonti di acqua viva. Alcuni splendidi battisteri, giunti fino a noi,hanno le forme più svariate: ottagonali, pentagonali, esagonali o circolari e tutti indistintamente hanno al centro una piscina profonda cm 70-80 nella quale si discendeva per mezzo di gradini.
Durante il corso dei secoli è andato perso il ricordo del battesimo per immersione e il fonte battesimale è stato ridotto a una semplice vasca d’acqua di limitate dimensioni. Il nuovo rituale del battesimo permette di amministrare il sacramento per immersione per restituire al fonte battesimale il ruolo di sorgente di acqua viva, espressione visibile della rinascita alla grazia.
Il fonte battesimale di La Martella nel 1993 fu riportato al sito iniziale e non più usato perché il rito del sacramento si svolge durante la celebrazione eucaristica domenicale. Si è ripulito l’edificio per amministrare il battesimo, in alcune circostanze, fuori della messa e per incontri di catechesi battesimale.
La parrocchia ringrazia anche il mecenate Giuseppe Gatti della Shop Art di Milano per la gentile collaborazione.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’evento (foto Michele Morelli)