“Il Sud e quindi anche la Basilicata di fronte alla manovra del Governo non possono pensare di uscirsene con il tradizionale “speriamo che me la cavo” ma devono mettere in campo iniziative ed azioni quanto più incalzanti ed incisive possibili per puntare a modificare ed indicare la strada da seguire in tutt’altra direzione”: è il messaggio che Anna Gruosso della Uil Pensionati Basilicata ha lanciato a Napoli intervenendo alla riunione degli attivi Cgil, Cisl, Uil delle regioni meridionali. “Abbiamo bisogno – ha detto ancora Gruosso -di servizi sociosanitari. Incrementare in modo strutturale – le risorse per le politiche socio assistenziali, coordinandole e finalizzandole allo sviluppo dei servizi alla persona ed alla famiglia. Definire, per tutte le aree di bisogno, i livelli essenziali delle prestazioni sociali come diritti soggettivi esigibili. Garantire, da parte di tutti i livelli istituzionali, processi di integrazione tra sociale e sanitario. Sulla povertà facciamo chiarezza perché nessuno si illuda che il Reddito di Cittadinanza – che è ancora un oggetto sconosciuto – possa risolvere il diffuso disagio sociale. Prevale la politica assistenzialistica in nome e per conto del cosiddetto contratto di governo e di tesi populistiche in esso contenute. Invece è significativa l’esperienza della Regione Basilicata che di recente ha prorogato il Reddito Minimo di Inserimento per 2.226 cittadini lucani. E ancora: l’avvio del Reddito d’Inclusione (REI) ha rappresentato un evento molto importante per il nostro Paese che si è finalmente dotato di una misura nazionale, strutturale ed organica di contrasto alla povertà. L’esperienza del REI non può essere dispersa anzi deve essere confermata e rafforzata per il suo valore di inclusione anche nell’annunciato reddito di cittadinanza di cui ad oggi non si conoscono le caratteristiche. Sarà importante proseguire e rafforzare, con la quota dedicata del Fondo Povertà, il percorso di potenziamento dei Servizi sociali per l’inclusione. Siamo preoccupati: l’universalità e la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale sono fortemente messi a rischio dalle scelte politiche, operate in questi anni di progressivo definanziamento. Con le liste di attesa che crescono e non si riducono colpendo soprattutto gli anziani. Ma – ha detto Gruosso – il SUD ha bisogno di maggiori Investimenti per favorire Crescita e Sviluppo per dare lavoro ai Giovani e servizi adeguati ai Cittadini e Pensionati. Viviamo in una società in cui è forte il conflitto generazionale tra giovani e anziani, un conflitto che ha impoverito il Paese. È necessario non percorrere la strada del conflitto e della rassegnazione, ma impegnarsi, rimboccarsi le maniche avere voglia di partecipare. Solo insieme si può proseguire per andare nella direzione giusta. Quella del lavoro. Vogliamo il lavoro per i nostri figli. Vogliamo che i nostri figli con i nostri nipoti possono avere un futuro meglio del nostro. Vogliamo che i nostri figli insieme ai nostri nipoti possono vivere nella loro terra”.
Dic 20