Il festival di Sanremo 2019 parlerà anche lucano con il ritorno dell’attore lucano Rocco Papaleo, scelto per la conduzione del “Dopo-Festival”. Per Papaleo si tratta di un gradito ritorno nella città ligure dopo l’esperienza vissuta nel 2012 sul palco dell’Ariston nell’edizione del Festival di Sanremo condotta da Gianni Morandi insieme a Ivana Mrázová.
dal 5 al 9 febbraio 2019 la sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo si terrà dal 5 al 9 febbraio 2019 e Papaleo sarà quindi impegnato per quattro serate consecutive al Dopo Festival, dal 4 all’8 febbraio 2019.
Il Festival di Sanremo 2019 avrà 22 big in gara, tra cui i due vincitori delle due serate di Sanremo Giovani, condotto dalla coppia composta da Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. Saliranno sul palco dell’ariston il venticinquenne Einar, reduce all’ultima edizione del talent “Amici” di Maria De Filippi e l’originale Mahmood, italiano di origine egiziana, che ha vinto anche il premio della critica, al pari della brava Federica Abbate. Con loro anche Loredana Berté che sta vivendo una seconda giovinezza, Paola Turci e Anna Tatangelo; artisti provenienti dal panorama indie come Motta (vincitore dell’ultimo Premio Tenco), Ex Otago e The Zen Circus; idoli di giovanissimi come il favoritissimo Ultimo e Irama vincitore dell’ultimo “Amici”; vecchie conoscenze come Nek, il cantautore Daniele Silvestri e un gruppo tosto come i Negrita, oltre a un promettente nuovo cantautore come Enrico Nigiotti.
Curiosa l’abbondante presenza di ex vincitori del Festival come Arisa, Il Volo, Francesco Renga e Simone Cristicchi, raffinato autore di teatro canzone. Spiazzano alcuni duetti a sorpresa: Patti Pravo al suo decimo Sanremo accompagnata dal rapper e cantautore Briga, Nino D’Angelo con il rapper Livio Cori (attore in “Gomorra 3”), la cantautrice Federica Carta con il rapper Shade.
Nutrita la schiera quindi di coloro che rappresentano la musica di tendenza, come i Boomdabash, autori del successone estivo reggae della Berté “Non dire no”, Achille Lauro giovanissimo esponente del trap e il rapper Ghemon.
Biografia di Rocco Papaleo
Antonio Rocco Papaleo, nato a Lauria il 16 agosto 1958, è un attore, regista, sceneggiatore e musicista italiano.
Si trasferisce a Roma per intraprendere, senza successo, gli studi universitari prima in ingegneria, poi in matematica. Nella capitale si iscrive a una scuola di recitazione e ha così i primi contatti con esponenti del mondo dello spettacolo, tra cui Rodolfo Laganà.
Esordisce in teatro nel 1985 con Sussurri rapidi, la cui regia è di Salvatore di Mattia. È la volta poi dell’esordio in televisione, che avviene dapprima all’interno del varietà di Canale 5 Ewiva, poi nella fiction, interpretando il ruolo di Rocco Melloni nel telefilm Classe di ferro (1989-1991), per il quale ha scritto la sceneggiatura in alcune puntate. Intraprende la carriera cinematografica con Il male oscuro di Mario Monicelli (1989), in cui interpreta un vicino di casa di Giuseppe. In televisione tornerà con Quelli della speciale (1992), diretto da Bruno Corbucci.
Papaleo ha recitato in altri film come Senza pelle di Alessandro D’Alatri, Con gli occhi chiusi di Francesca Archibugi (1994), I laureati di Leonardo Pieraccioni, Ferie d’agosto di Paolo Virzì (1995), Il barbiere di Rio di Giovanni Veronesi e Cresceranno i carciofi a Mimongo di Fulvio Ottaviano (1996). Interpreta il ruolo del protagonista nel cortometraggio Senza parole di Antonello De Leo, candidato al Premio Oscar del 1997 e vincitore del David di Donatello per il miglior cortometraggio nello stesso anno. Nel 1997 debutta nel mondo della musica pubblicando l’album Che non si sappia in giro, edito da BMG Ricordi, nel quale è anche autore di musiche e testi.
Nel 1998 è protagonista del film Del perduto amore di Michele Placido e de La bomba di Giulio Base. Prende parte anche al film Viola bacia tutti, diretto da Giovanni Veronesi. Significative anche le sue esperienze nei programmi televisivi: si ricorda la sua partecipazione a Vola Sciusciù (2000) di Joseph Sargent, dove recita accanto a Lino Banfi.
Gianmarco Tognazzi, Massimo Ceccherini, Papaleo e Leonardo Pieraccioni ne I laureati (1995).
È vincitore nel 2005 del premio della critica al Festival teatro canzone Giorgio Gaber, manifestazione canora, dedicata alla forma d’arte musicale e teatrale lanciata dallo scomparso Giorgio Gaber, che poi presenterà nel 2012, ricevendo il testimone da Enzo Iacchetti. Nel 2009 porta in tour lo spettacolo di teatro e canzone Basilicata Coast to Coast, accompagnato da una band composta da Giovanni di Cosimo (tromba), Ciccio Accardo (chitarra), Patrizio Sacco (contrabbasso), Marco Monaco (batteria) e dallo stesso Papaleo (voce e chitarra). L’anno dopo (2010) debutta in qualità di regista nel film intitolato proprio Basilicata coast to coast, chiamando a sé attori come Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Paolo Briguglia e Max Gazzè, quest’ultimo al debutto cinematografico. Il film vince il David di Donatello 2011 nella categoria “Miglior regista esordiente”.
Nel 2011 interpreta la parte del padre di Checco Zalone nel film di Gennaro Nunziante, campione d’incassi, Che bella giornata. Nel periodo 2011-2012 è nuovamente in tour con lo spettacolo di teatro-canzone Una piccola impresa meridionale, scritto come il precedente insieme a Valter Lupo. Nel 2012 affianca Gianni Morandi nella conduzione del Festival di Sanremo 2012. Nella serata finale del 18 febbraio canta, fuori concorso, Come vivere, brano con il quale s’era già proposto in qualità di concorrente al Festival di Sanremo 2011 e che non venne ammesso in gara dallo stesso Morandi. Si tratta del primo pezzo dell’album La mia parte imperfetta, pubblicato il 15 febbraio da Sony Music.
Il 17 ottobre 2013 esce nelle sale il suo secondo film da regista, Una piccola impresa meridionale. Nel film, che vede tra gli altri la presenza di Riccardo Scamarcio, Barbora Bobuľová e Sarah Felberbaum, interpreta un ex prete che si rifugia in un faro per isolarsi, ma che verrà poi raggiunto da altri personaggi. Il film è ispirato dal romanzo omonimo scritto da Papaleo e pubblicato da Mondadori contemporaneamente al film. Il 2014 è l’anno del film di Luca Miniero, Un boss in salotto, distribuito da Warner Bros Italia. Nel film interpreta la parte di un pregiudicato camorrista mandato dalla magistratura agli arresti domiciliari a Bolzano presso l’abitazione della sorella sposata alla quale sconvolgerà l’esistenza.
Segue l’uscita de La buca di Daniele Ciprì, film in cui fa coppia con Sergio Castellitto. Sempre nel 2014 escono La scuola più bella del mondo con la regia di Luca Miniero affiancato da Christian De Sica e Confusi e felici diretto per la terza volta da Massimiliano Bruno dove recita con Claudio Bisio. Il 22 gennaio 2015 esce Il nome del figlio con la regia di Francesca Archibugi e la partecipazione di Alessandro Gassmann, Micaela Ramazzotti, Valeria Golino, il film condivide con Cena tra amici lo spunto iniziale tratto da Le prénom, pièce teatrale di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte.
Il 18 febbraio 2016 esce il suo terzo film da regista, Onda su onda, prodotto da Indiana Production Company e Less is more Produzion.
Nel 2018, Rocco Papaleo interpreta il moschettiere Athos nel film Moschettieri del re – La penultima missione di Giovanni Veronesi.