L’atteggiamento del Governo Giallo-Verde in materia petrolifera appare molto preoccupante e non si comprende quale sia la reale volontà politica che si cela dietro atti tra loro contrastanti. Un giorno si annuncia il blocco del permesso di ricerca “Masseria La Rocca”, il giorno dopo il Governo si costituisce dinanzi alla Corte costituzionale contro la Regione proprio sulla stessa istanza. Una costituzione che, diversamente da quanto falsamente detto, non rappresenta affatto un atto dovuto e neppure una mera formalità. Si tratta invece di un atto giuridico a tutti gli effetti che produce conseguenze importanti nell’ambito del procedimento instaurato dinanzi alla Corte, ma soprattutto rappresenta un atto di natura politica molto importante per il significato che assume in questo particolare momento storico.
E’ chiaro che Altra Basilicata non si accontenta delle rassicurazioni verbali e pretende da chi governa questo Paese atti concreti che blocchino una volta per tutte i vari permessi di ricerca pendenti come una spada di Damocle sulla testa dei lucani. Chiediamo formalmente al Governo di smetterla di tergiversare e di emanare quegli atti di sua competenza che possono bloccare una volta per tutte il permesso di ricerca “Masseria La Rocca” e tutti gli altri permessi che mettono a rischio il nostro futuro. Chiediamo inoltre di vedere queste fantomatiche delibere del Consiglio dei Ministri di cui tanto si parla ma il cui reale contenuto appare avvolto dal mistero. In questa fase politica, da parte di chi ha fatto una battaglia in difesa dell’ambiente, vogliamo coerenza e pertanto aspettiamo azioni concrete che lascino il segno e non semplici annunci. I video pubblicati su facebook da parte di qualche parlamentare non servono a niente e non ci aiutano certo a stare tranquilli. Chi governa deve parlare con le carte e dimostrare con gli atti ufficiali la propria volontà politica.
A questo quadro preoccupante, dobbiamo aggiungere il nostro sgomento per il parere espresso dalla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente. Nei giorni scorsi, infatti, la commissione si è espressa in senso favorevole rispetto alle istanze presentate dalla Shell per le ricerche petrolifere denominate “La Cerasa”, “Pignola”, “Monte Cavallo”. Bollino verde rilasciato nonostante i pareri contrari espressi dalle Regioni interessate (Basilicata e Campania) Anche questo è solamente un atto dovuto ? Anche rispetto a questo nuovo atto possiamo rimanere tranquilli ?
Altra Basilicata non crede che si possa abbassare la guardia e ritiene doveroso da parte di tutte le forze politiche e civiche un intervento per evitare che nel silenzio generale si compia un altro delitto ai danni di questa nostra amata Regione. Abbiamo il dovere di vigilare ma anche l’obbligo di chiedere impegni concreti al Governo centrale, magari partendo proprio dalla modifica dello Sblocca Italia. La politica deve tornare a orientare le scelte economiche e liberarsi dalla sudditanza alle multinazionali. Solo una politica forte può veramente perseguire gli interessi della collettività e non essere schiava delle influenze negative delle lobby.
Non possiamo accettare che si continui a giocare sulla pelle dei lucani e per questo siamo pronti a iniziare il nuovo anno all’insegna della battaglia per la tutela dell’ambiente e della salute dei nostri territori, ma anche per garantire un futuro di sviluppo di questa Regione che sia sganciato dal fossile e dalle multinazionali.