Il segretario generale Siulp Basilicata, Remo Buonsanti, segnala il risultato ottimale del rinforzo dell’apparato sicurezza della città di Matera in merito a quanto accaduto a Matera nella serata del 24 dicembre scorso, quando un quarantenne materano dopo aver danneggiato alcune auto parcheggiate nella zona nord di Matera è entrato in casa e ha minacciato i suoi familiari impugnando un coltello da cucina e delle forbici trincia polli. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Questa Segreteria Regionale concentrando l’azione sindacale verso quelle tematiche in cui si rilevano le criticità operative, dando preminenza all’aspetto dell’incolumità del personale che maggiormente opera in attività a più alto rischio, esprime le proprie congratulazioni, la vicinanza e la solidarietà ai colleghi che nella serata del 24 u.s. sono intervenuti per sedare una violenta lite familiare.
Il Sindacato Unitario Lavoratori di Polizia interviene in merito all’intervento in cui la Sala Operativa della Questura di Matera inviava l’unica Volante dei quadranti in forza all’ Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico peruna lite in corso che avrebbe avuto un epilogo nella vigilia di Natale decisamente da dimenticare. Di fatti quello che è andato in scena nella serata del 24 u.s., sarebbe stato l’ennesimo crimine consumato tra le mura domestiche dove, dopo le parole è spuntato un coltello da cucina ed una forbice da cucina “trincia polli”. L’arma è spuntata fuori al culmine della violenta lite familiare esplosa in serata. Ad afferrarla è stato un uomo di quarant’anni che la polizia ha denunciato per il reato di minaccia aggravata.L’uomo dopo aver minacciato i parenti, non ha desistito dal non farlo contro gli operatori della Squadra Volante e verso l’equipaggio dell’Unita Operativa del Reparto Prevenzione Crimine della Puglia Centrale giunti nella città di Matera per rafforzare “l’apparato sicurezza” in occasione dei grandi eventi previsti nella citta dei Sassi. Gli operatori intervenuti dopo aver valutato il contesto ed un momento di disattenzione momentanea dell’uomo quarantenne, con mossa fulminea si lanciavano sullo stesso e gli bloccavano le mani con cui impugnava le suddette armi. L’uomo dopo esser stato bloccato, veniva trasportatoall’ospedale Madonna delle Grazie dal 118, intervenuto nell’appartamento in quanto in stato confusionale.
Grazie al numero di personale intervenuto sul posto e ad una spiccata professionalità, capacità e dinamismo nel pronto intervento,nonostant e una serie di difficoltà, si riusciva a ristabilire l’ordine e a portare a termine l’intervento, senza che la questione degenerasse o si riportassero lesioni, procedendo agli addebiti penali a carico del protagonista.
Bella operazione e noi ci congratuliamo con questi abili professionistiche siamo sicuri verranno valutati per una proposta premiale. Ma spontanea nasce una riflessione. Proviamo a pensare se in tale circostanza così altamente rischiosa, insidiosa, era in servizio un solo equipaggio delle “pantere”. Proviamo a fare delle previsioni in ordine a tale delicatissimo intervento. Bene che andava, in ogni caso,n avremmo diminuito la capacità d’intervento e senza l’ausilio dell’altra pattuglia,l’impatto nella gestione operativa, avrebbe indebolito ovvero reso difficoltoso il risultato finale ed sposto ad un maggiore rischio gli operatori, aumentando la vulnerabilità e come tale mettendo a maggiore rischio la loro stessa incolumità oltre che quella del soggetto esagitato.
Il SIULP sottolinea come operare su strada sia diventato ancora più pericoloso rispetto al passato. I colleghi della Questura di Matera, sottolineano anche, di esser giustamente soddisfatti di operare in questo particolare periodo in cui, il controllo del territorio non avviene più solo tramite una sola Volante ma, supportata dalle unità di rinforzo e sperano anche che gli interventi in cui la sola pattuglia composta da due operatori interviene in perfetta solitudine, sia solo un ricordo del passato. In tale contesto, siamo rivendicando un migliore equipaggiamento, nel rispetto di un rigido disciplinare, lo strumento TASER, alternativo rispetto alla pistola già in dotazione alle Forze di polizia, ha la funzione di gestire situazioni particolari in cui è necessario inibire i movimenti di una persona.
Il Sindacato Unitario Lavoratori di Polizia esprime la propria gratitudine agli uomini dello Stato, quegli stessi uomini che giustamente invochiamo ogniqualvolta ne abbiano bisogno e che cercano di prodigarsi a dispetto delle risorse di cui dispongono.
“Investire sulla sicurezza non solo si può, ma si deve!!!”
La nostra denuncia, ancora una volta è chiara ed è agli atti.