La rete di Cibus, progetto di coesione sociale nato dalla sinergia tra diverse associazioni di volontariato e attivo nella città di Matera, traccia il bilancio dell’anno appena trascorso. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Un anno di solidarietà e di azioni concrete lo si può raccontare in tanti modi. Noi vogliamo semplicemente dare un numero: 27.000.
Sono i chili di eccedenze alimentari che la rete di CiBus (progetto di coesione sociale nato dalla sinergia tra diverse associazioni di volontariato) ha raccolto nel 2018 e distribuito quotidianamente presso alcune parrocchie della città a beneficio di famiglie in difficoltà economica e alle mense caritatevoli di Matera che li ha trasformati in pasti caldi e nutrienti.
“Un traguardo che nemmeno nelle più rosee aspettative avremmo mai potuto prevedere, dice la responsabile della rete CiBus, Pina Giordano.
Oltre ai ritiri giornalieri presso le varie attività commerciali, siamo intervenuti in tanti eventi, nei quali abbiamo recuperato, sottraendoli alla logica dello spreco, eccellenti pasti. Un risultato che ci fa guardare al 2019 con occhi molto fiduciosi”.
Ma il numero positivo dei 270 quintali va letto in maniera ancora più ampia. Rappresenta, infatti il consolidamento delle così dette best practice da parte di esercizi commerciali aderenti alla rete. Un approccio culturale decisivo, nei confronti del cibo ed in particolar modo dello spreco, che ha permesso di capovolgere una negatività, quale quella del buttare il cibo avanzato, in risorsa preziosa.
L’ottimo risultato è stato possibile grazie alla costanza e all’impegno dei volontari che ogni mattina con il pulmino di CiBus girano tra le attività aderenti a ritirare il “non venduto” del giorno precedente e grazie al sostegno dei contribuenti che, in fase di dichiarazione dei redditi, hanno donato il loro 5×1000 in favore del progetto, finanziando così i costi per il carburante e le manutenzioni del mezzo furgonato.