Giuseppe Miolla per Sinistra Italiana Matera, Giovanni Calia per Diem25 Matera, Serena Altamura per Tolba’ , Paolo Pesacane per Arci Basilicata e Vanessa Vizziello per Risvolta in una nota congiunta contestano il decreto sicurezza approvato su indicazioni del Ministro Salvini e invitano il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri a adottare gli atti amministrativi per contrastare il provvedimento del Governo, seguendo l’esempio di altri sindaci italiani. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Matera città della Pace e dei Diritti Umani e Capitale Europea della Cultura dica “No” al decreto sicurezza Salvini. Siamo nel 2019, l’anno della consacrazione mondiale della Città di Matera quale Capitale Europea della Cultura.
La città dei Sassi è insignita anche della onorificenza di Città della Pace e dei Diritti Umani.
Il 31 dicembre 2018 si é tenuta a Matera la Marcia per la Pace che ha visto il coinvolgimento di tantissimi cittadini e istituzioni politiche e religiose.
Al fine di dare concretezza ai titoli ricevuti, chiediamo al Sindaco di Matera, Raffaele De Ruggieri, di adottare gli atti amministrativi per contrastare il provvedimento del Governo.
Non chiediamo un atto di disobbedienza civile o di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro Paese.
Gli uffici dell’anagrafe si trovano oggi in grave difficoltà dovendo rifiutare l’scrizione anagrafica dei cittadini con permesso di soggiorno che determina l’impossibilità di accesso a servizi fondamentali e garantiti quali ad esempio “la libertà di movimento, il diritto alla salute e alle cure tramite il Servizio sanitario e l’inviolabilità del domicilio”.
Il decreto sicurezza è un provvedimento disumano perché, eliminando la protezione umanitaria, toglie ogni residuo di comprensione nei confronti del dramma dei migranti. Ma è anche criminogeno perché trasforma in ‘illegale’ la posizione ‘legale’ di chi ha regolarmente un permesso di soggiorno. Un permesso che viene ottenuto per ragioni umanitarie e che alla scadenza non può essere riconfermato perché’ non c’è più la protezione umanitaria. Un permesso che viene dato per effetto di un contratto di lavoro e che viene meno appena scade, senza i sei mesi necessari per potere trovare nuovo lavoro.
Dimostri il Sindaco che Matera sui diritti umani ha una visione ed una cultura diversa da quella del Ministro dell’Interno.
Abbiamo l’occasione per dimostrare al mondo intero che la Città Capitale europea della Cultura non é solo festa e consumo, ma vuol essere esempio di solidarietà e integrazione attraverso il messaggio che a Matera vengono prima gli esseri umani di ogni propaganda elettorale.