Il cittadino materano Francesco Salvatore chiede all’assessore comunale allo sport Giuseppe Tragni un incontro per fare chiarezza sulla delibera di Giunta 511 del 28 dicembre 2018 che ha riportato al doppio senso di circolazione la strada di contrada Pantano, in cui era prevista la pista pedociclabile. Di seguito il testo integrale.
Gentilissimo Assessore Giuseppe Tragni,
con la presente intendo attrarre la Sua attenzione sulla delibera di Giunta Comunale del 28.12. u.s. con la quale codesta Amministrazione intende effettuare lavori relativi alla viabilità di Contrada Pantano a discapito della esistente pista pedociclabile.
Conoscerà benissimo, Assessore Tragni, il mio interesse per Matera Capitale Europea della Cultura, ma leggera dalla nota dell’On. Gianluca Rospi e del Consigliere Comunale Antonio Materdomni che l’eliminazione della pista pedociclabile è una necessità dovuta alla migliore accoglienza per Matera 2019, mi ha notevolmente sorpreso, in quanto se ciò fosse vero potremmo affermare che i Materani per ospitare l’evento Capitale Europea della Cultura devono privarsi di importanti infrastrutture sociali, quali la pista pedociclabile in questione, utilizzata da centinaia di amanti del running, jogging e ciclismo. Ed allora mi chiedo: ma la Cultura dello Sport e del Benessere non sono degni di essere tenuti in considerazione per Matera 2019? La Capitale Europea della Cultura dovrà essere un volano per migliorare la condizione dei Materani oppure dovrà rappresentare un momento di privazione per il divertimento di abitanti temporanei?
Sono certo che vorrà immediatamente sospendere l’eseguibilità del provvedimento e vorrà convocarmi per raccontarmi come partendo da Matera 2019 la nostra beneamata città potrà arricchirsi di maggiori spazi destinati alle attività che riguardano la cura del corpo e della persona.
Inoltre se la memoria non mi tradisce, la suddetta pista pedociclabile fu realizzata, a suo tempo, proprio con fondi Europei, guarda caso, lo strumento che la Comunità Europea suggerisce quale maggiore fonte di finanziamento proprio del progetto Capitale Europea della Cultura. Mi chiedo ancora: non Le sembra che eliminarla senza averne progettato ed appaltato una alternativa, vada contro i principi dettati da chi la Capitale Europea della Cultura l’ha immaginata come un percorso di crescita e “buone pratiche” per evitare lo sperpero di denaro pubblico?
Infine, essendo direttamente fruitore di quella che mi piace chiamare una “infrastruttura per il benessere dei materani”, Le ricordo che già in altre occasioni i cittadini si sono mobilitati per chiedere a codesta Amministrazione di mantenerne decoro e sicurezza, addirittura attraverso una democratica raccolta di firme.
Le assicuro Assessore Tragni che nessuno vuole creare disagi o perdite di tempo, ma il rispetto del ruolo della città e dei cittadini per Matera Capitale Europea della Cultura sono convinto debba essere in cima alla lista delle priorità dell’Amministrazione guidata da Raffaello De Ruggieri.
In tal senso sono certo vorrà dare immediato riscontro alla mia presente per cercare insieme, anche ad altri amici fruitori delle “infrastrutture per il benessere dei materani”, di evitare ogni intervento che possa essere interpretato come una privazione della libertà di vivere da cittadini europei nell’anno da Capitale della Cultura.