Non è piaciuta al materano d’adozione Tito Di Maggio, senatore del precedente governo e oggi esponente della Lega, l’intervista di Rosanna Lampugnani sul Corriere della Sera al direttore della Fondazione Basilicata-Basilicata 2019, Paolo Verri sulla genesi del progetto risultato poi vincente di Matera 2019. Di seguito la nota di Tito di Maggio pubblicata sul suo profilo facebook e l’articolo con l’intervista a Paolo Verri sul Corriere della Sera.
Tito Di Maggio: “Quel bugiardo di Paolo Verri”.
Ci siamo. Matera Capitale Europea della Cultura 2019 apre i battenti; ma non per questo ci possiamo dimenticare del passato e delle malefatte del Direttore Generale della Fondazione!!!
Ribadisco quello che ebbi a dire qualche mese fa: “se ne avessi la possibilità, lo caccerei a pedate nel culo”…absit iniuria verbis.
Paolo Verri non arriva a Matera per meriti rispetto al lavoro svolto per Torino, ma ci arriva per quella filiera corta che, era ed è, la Corte dei Miracoli del PD; sponsorizzato dall’intimo Piero Fassino, viene chiamato a Matera dal Sindaco Adduce e dal Governatore De Filippo, perché a suo dire (leggere l’articolo) scoprono che nel 2019 la Capitale Europea della Cultura sarebbe toccata all’Italia e fu così che nel 2011 si fece la prima riunione per mettere in piedi la candidatura.
Peccato che quell’idea era venuta molto tempo prima a Francesco Salvatore e Vito Epifania, che già nel 2009 avevano fondato la Associazione Culturale Matera 2019, che già a Novembre 2009 avevano organizzato la prima conferenza per Matera Capitale Europea 2019 e che già l’amministrazione Comunale guidata da Nicola Buccico, (2007-2009) aveva deliberato di avviare l’iter per la candidatura di Matera.
Poi il resto è storia. Il 7 ottobre 2014 Matera vince la sua candidatura con tutti i meriti del dossier, di Matera, dell sua storia,
degli altri amministratori protagonisti e, perché no, anche dello stesso Paolo Verri.
Ma è da qui in avanti che Il Direttore Generale della Fondazione da il meglio di se stesso. A Matera e alla Fondazione arrivano i fondi…i danari.., per organizzare l’anno che ci apprestiamo a vivere; ci sono Concorsi per professionisti e Bandi per le imprese; e poi ci sono le decine se non centinaia tra assunzioni e consulenze che nel bilancio della Fondazione hanno una incidenza, a mio modesto avviso, sproporzionata.
Ma che dire, la scuola è quella del PD e il consenso lo si alimenta con la cassa.
Nello stesso periodo dell’organizzazione di Matera ho espletato il mio mandato parlamentare….in molti mi hanno chiesto di poter essere accreditati presso la Fondazione; non ho mai raccomandato alcuno, ma mi sono prestato a segnalare tutti i concorsi e i bandi ad amici ed aziende che potevano avere interesse a parteciparvi. Molti concorsi e molti bandi. Risultato??? Mai e ribadisco mai, un professionista o una azienda a me vicino hanno avuto il piacere di vedersi assegnato un lavoro. Tutti incapaci???
Ma anche per la regola dei grandi numeri qualcuno sarebbe dovuto riuscire.
Pensate che neppure una società di comunicazione che il Sole 24 Ore, segnala tra le prime dieci in Europa come ratting e il cui amministratore è un mio caro amico è riuscita a vincere il bando al quale partecipava. Cattiva sorte???
Ma dai. Presidente delle Commissioni Giudicatrici??? Paolo Verri. Commissari??? Dei suoi sottoposti.
Siamo seri…..chissà cosa vorrà dire Paolo Verri nello spot promozionale di Matera quando parla di “contaminazioni meticce”???
Verri è attento ai neuroni, io alle sinapsi e una idea me la sono fatta. Quell’idea che poi, altro non è che l’arroganza del potere. La causa del fallimento del PD. Ad Maiora.