Lega Salvini Premier per la Basilicata: “Sicurezza, la mera propaganda del PD”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
“Dopo aver inscenato un appello ai Sindaci Lucani di centrosinistra di Disobbedienza Civile miseramente fallito, anche la Basilicata è intenzionata a ricorrere al TAR contro il Decreto Sicurezza forse nella affannosa ricerca di una mera propaganda elettorale del PD nazionale.
Trascurando, per un attimo, le vicende giudiziarie degli ultimi mesi che minano la credibilità politica di un intera classe dirigente, nonostante tutto, si invita nella normalità i Sindaci a contravvenire al pedissequo rispetto delle normative.
In presenza di un così alto tasso d’immigrazione in Basilicata, la vera sorpresa sarebbe stata la tacita applicazione della legge dello Stato sul Decreto Sicurezza, non certo la disobbedienza civile o il ricorso al TAR spendendo soldi pubblici per un proselitismo di Partito.
Non rispettando le Leggi italiane e schierandosi contro il Decreto Sicurezza, la Sinistra in Basilicata continuerà così a favorire l’immigrazione di massa e, forse come le malelingue dicono, il ripopolamento di diversi Comuni Lucani.
Sul Decreto Sicurezza, ai cittadini, che non sanno, bisogna spiegare che il mancato rilascio dell’iscrizione anagrafica non impedisce agli immigrati di ricevere i servizi essenziali: servizio sanitario nazionale, scuola per i figli, accesso al lavoro se dopo sessanta giorni dalla presentazione della domanda di asilo la pratica non si è esaurita.
Ci spieghino invece costoro che avversano il Decreto, perché dovremmo tenere in Italia uno straniero che delinque per reati di violenza sessuale, spaccio, furto e lesioni aggravate a pubblico ufficiale? Oppure perché dovremmo ospitare negli SPRAR, che ricordiamo essere Sistema di Protezione Richiedenti Asilo Rifugiati politici, tutti gli immigrati entrati in Italia solo per consentire loro di avere una comoda permanenza, per poi mendicare il loro futuro.
I Sindaci Lucani e il Governo Regionale si occupino di affrontare i veri problemi di questa Terra per creare occupazione e sviluppo senza dimenticare di scongiurare la chiusura di alcuni presidi ospedalieri territorialmente strategici, di affrontare le problematiche di vulnerabilità delle scuole e di sopravvivenza degli istituti scolastici, di indirizzare la politica agricola e turistica per uno sviluppo economico di prospettiva, e tanto altro ancora di cui tutti sappiamo di aver bisogno per il futuro della Basilicata.
Non distogliamo l’attenzione dei lucani dal male oscuro che erode la vita politica della nostra terra.
Si pensi di più della difesa delle classi meno abbienti e ci si vergogni di presidiare i templi di un capitalismo selvaggio che vuole trasformare l’Europa in una dimensione afro-islamica”.