La Fials di Potenza accoglie con soddisfazione le disponibilità espresse da Asp e Regione nel recente incontro per trovare rapide soluzioni alla vertenza Aias. Queste soluzioni -commenta il segretario regionale Luciana Bellitti e Lavalle Angela della Segreteria Provinciale – dovranno garantire le risorse economiche dovute per le prestazioni regolarmente autorizzate ed erogate. E’ difficile però dire se in questo modo di agire ci sia più arroganza o più irresponsabilità”, ma accettiamo le buone intenzioni per far pace con il passato e saldare debiti economici e morali.
L’immobilismo della politica è stato determinante nell’aggravamento della crisi dell’Aias. La Fials ne ha sempre denunciato le responsabilità sostenendo le giuste rivendicazioni dei dipendenti. Ora i lavoratori dell’AIAS di Potenza sono stanchi di parole vuote ed è arrivato il tempo che la politica agisca con azioni concrete per garantire il futuro produttivo dell’Aias di Potenza
Per Bellitti cadono nel vuoto le continue illazioni espresse da alcuni sindacati che mostrano scarsa coerenza. Dopo aver accusato l’Aias di incapacità organizzativa e gestionale e aver perso la memoria della natura vitale dei vecchi accordi per la tenuta dell’Aias, oggi finalmente ci si siede ad un unico tavolo alla ricerca di reali soluzioni.
“Non crediamo – commenta il segretario regionale della Fials – che si siano tutti ricreduti. La svolta è il frutto dei contenziosi avviati dall’Aias e notificati alle Istituzioni interessate. Dietro ci sono anni di tavoli e trattative, promesse di interventi e soluzioni: mai un’azione concreta per rendere giustizia e dignità sia ai lavoratori dell’AIAS, costretti dopo anni di dedizione ad affrontare questa drammatica crisi, col rischio di perdere il lavoro sia, soprattutto, agli utenti disabili e alle loro famiglie”.
La crisi è iniziata con un piano di rilancio nel 2010 concordato tra Regione Sindacati e Aias. Gli investimenti richiesti sono stati puntualmente realizzati dall’AIAS di Potenza ma le risposte sono arrivate dopo anni di discussione. “Ora – conclude Bellitti – siamo arrivati alla fine della corsa: o la politica Lucana dà riposte concrete per la tenuta dei livelli occupazionali o si rischia concretamente di perdere posti di lavoro”.