“La campagna antimeridionalista, alimentata da scelte di Governo fortemente connotate dal rancore della Lega di Salvini verso la gente del Sud, ha conosciuto venerdì con la prima pagina e il titolone di “Libero” (Comandano i Terroni) la pagina più buia da non archiviare in fretta. Considerarlo uno “scivolone” del quotidiano che, non è un mistero, da sempre difende l’operato di Salvini, è una sottovalutazione alla quale i democratici, la sinistra, la società civile del Sud devono sottrarsi e di conseguenza denunciare e reagire con forza”. Lo sostiene Carmine Ferrone, dirigente di Art.1-Mdp per il Melandro. “Scrivere ed affermare che i nemici di Salvini sono i “Terroni” – aggiunge – ha solo lo scopo di avallare la cosiddetta ‘autonomia differenziata’, che così come è nei programmi del Governo Lega-M5S, è destinata ad acuire il divario Nord-Sud e a penalizzare ulteriormente le aree meridionali come il Marmo-Melandro più interne e svantaggiate”. “Il problema – aggiunge – non è quello di mettere in discussione le richieste di autonomia delle Regioni Lombardia e Veneto quanto piuttosto quello di affermare il principio che queste richieste senza prevedere un piano straordinario per mettere il Sud nelle stesse condizioni del Nord, equivalgono a violare il patto costituzionale sulla libertà e l’uguaglianza dei cittadini. Diventa inoltre necessario riflettere su un punto: consentire alle regioni ricche di trattenere le loro entrate fiscali senza contribuire al fondo nazionale di perequazione, significa semplicemente consentire alle Regioni più ricche di farsi Stato esse stesse, senza più legami col resto della Nazione. E poi – dice Ferrone – questo per la Basilicata cosa significherebbe? Prima di tutto che il Governo non può più rastrellare ogni forma di entrata diretta e fiscale derivante dall’estrazione di petrolio e gas e dall’utilizzo dell’acqua lucana per le altre comunità limitrofe. Si tratta di rimettere in discussione gli accordi con Eni sulle royalties del petrolio e con Regione Puglia e Acquedotto Pugliese sul costo dell’acqua. Dunque l’autonomia differenziata delle Regioni del Nord mette a rischio l’Unità d’Italia e rappresenta un vero e proprio attacco al Sud che è da tempo sotto l’attacco della manovra finanziaria del Governo come dimostra la misura del Reddito di Cittadinanza di cui si ignora la posta finanziaria realmente disponibile da cui dipende il numero di famiglie e cittadini che ne beneficeranno, oltre all’insieme dei “paletti” messi a posta per ridurre il numero dei beneficiari. Senza l’individuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, nessuna funzione amministrativa può essere trasferita alle singole regioni senza creare diseguaglianze. La nostra posizione è chiara: il Governo proceda prima alla definizione e alle realizzazione su tutto il territorio nazionale dei Lep e consenta a tutte le regioni, in particolare a quelle del Sud, di concorrere alla pari all’unità nazionale e allo sviluppo della loro autonomia”.
Gen 12