Avranno avvio martedì 15 gennaio 2019 i progetti selezionati nell’ambito del Bando sul Servizio Civile della durata di 12 mesi che vedranno coinvolti 12 tra ragazze ragazzi nelle sedi Cna di Potenza e Matera.
Diverso l’ambito di intervento anche se i progetti sono comunque collegati tra loro dal comune denominatore di essere stati proposti dalla Cna nazionale attraverso l’Onlus Impresa Sensibile Cna.
I 6 ragazzi presenti all’interno della sede Cna di Matera si cimenteranno con lo straordinario evento di Matera Capitale Europea della Cultura. Infatti i temi portanti del progetto sono quello di rafforzare la cittadinanza culturale, attraverso un’azione di audience development (ovvero sopprimere la lontananza tra le persone e la cultura) nei confronti dei pubblici più difficili da raggiungere (anziani, immigrati) in modo da far conoscere le iniziative culturali al più vasto pubblico possibile promuovendone l’accesso anche ai gruppi sottorappresentati. Altro asse importante è quello relativo ai giovani rispetto ai quali ci si pone l’obiettivo di far crescere la competenza “consapevolezza ed espressione culturale”, identificata come l’ottava competenza fra quelle competenze “chiave” di cittadinanza europea, indispensabili per realizzarsi, trovare un lavoro e partecipare alla vita sociale. Il raggiungimento di questo obiettivo sarà reso possibile attraverso prima di tutto un’azione di audience engagement, ovvero aiutando i ragazzi a cambiare il loro atteggiamento di fronte alle espressioni culturali (materiali ed immateriali), per aiutarli a vivere la cultura come parte del proprio percorso di cittadini.
Sono presenti anche azioni di ideazione e realizzazione di laboratori culturali in linea con i temi di Matera 2019. Innovazione e tradizione, come fattori di sviluppo. Agilità e Lentezza in cui riscoprire il valore del tempo coniugato ad elementi economici, sociali e culturali che oggi sono le radici di un modello di sviluppo europeo condivisibile.
Da ultimo incrementare l’accessibilità al patrimonio artistico e culturale meno conosciuto, legato ai mestieri artigiani del territorio, attraverso azioni di ricerca e mappatura dei mestieri artigiani presenti e favorire uno scambio di buone prassi e la creazione di un network delle buone pratiche degli artigiani. Detti mestieri “dell’artigianato tradizionale” sono peraltro inseriti nell’elenco dei settori che a pieno titolo entrano nel patrimonio culturale intangibile dell’umanità, come definito alla Sez. 1, Art.2, comma 2, e) della Convenzione UNESCO. Salvaguardare questo patrimonio culturale immateriale; assicurare il rispetto per il patrimonio culturale immateriale delle comunità, dei gruppi e degli individui interessati; suscitare la consapevolezza a livello locale, nazionale e internazionale dell’importanza del patrimonio culturale immateriale e assicurare che sia reciprocamente apprezzato; sono tutti obiettivi che l’UNESCO esorta tutti gli Stati ad attuare (Sez. 1, Art. 1 della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Per la sede di Potenza, invece, due i progetti da realizzare da parte dei 6 ragazzi, “Accoglienza e integrazione” rivolto agli immigrati e over che guarda agli anziani.
Gli obiettivi del primo progetto – Accoglienza e Integrazione” – sono quelli di favorire l’integrazione della popolazione immigrata nel tessuto sociale e culturale del territorio anche attraverso l’incontro organizzato tra le nuove generazioni di migranti e le generazioni già presenti sul territorio. Inoltre, di sensibilizzare i cittadini stranieri alle diverse declinazioni: economica, linguistica, sicurezza attraverso percorsi di informazione e formazione continua. Infine, di promuovere l’alfabetizzazione degli immigrati intorno ai diritti attraverso delle azioni innovative e fortemente interattive (Point informativo, laboratori, seminari, workshop, consulenze individuali, etc) presso le sedi di progetto finalizzate a trasferire strumenti e know -how indispensabili per l’esercizio consapevole dei propri diritti.
Il secondo progetto – Over -, invece, si pone l’obiettivo di contrastare l’emarginazione e la deresponsabilizzazione a cui va spesso incontro l’anziano promuovendo servizi che possano tenerlo informato e partecipe dei propri diritti e doveri con l’ausilio di modalità in grado di facilitare l’ ascolto e comunicazione dell’anziano, facilitando così un invecchiamento attivo, autonomo e consapevole ove l’anziano rimanga protagonista del suo vissuto. Inoltre, di ristabilire un clima di accoglienza e di stima nei confronti degli anziani da parte di tutta la cittadinanza e con particolare riguardo da parte dei giovani. Unire risorse degli uni e degli altri, in un processo di empowerment di comunità che punta a migliorare la qualità della vita di entrambi. La connessione tra generazioni permette di arricchire il senso di identità e di continuità dei partecipanti. Infine, di attivare una rete di solidarietà intorno all’anziano, animata da energie giovani e la dotazione di strumenti che permettano all’anziano di non rimanere escluso dall’utilizzo dei mezzi di comunicazione moderna.