La vicepresidente della giunta regionale ha partecipato all’evento organizzato per i 10 anni dal conseguimento, da parte del centro oncologico di Rionero in Vulture, del titolo di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs).
“E’ questa una celebrazione importante per tutta la sanità lucana che ha lo scopo di riconfermare il ruolo che il Crob di Rionero in Vulture ha come Ircss oncologico”. Lo ha detto la vicepresidente della giunta regionale della Basilicata, Flavia Franconi, partecipando oggi a Rionero in Vulture all’evento celebrativo “10 anni di Irccs” nell’auditorium Cervellino, dell’ospedale. “Un istituto che ha lavorato molto bene e che cerchiamo di agevolare potenziandolo con vari interventi – ha continuato la vicepresidente – in ultimo con lo stanziamento di nuovi fondi da destinare sia all’hospice, sia all’acquisto di nuove attrezzature. Si tratta, nello specifico, di denaro ottenuto dalla Regione Basilicata a seguito di un lungo braccio di ferro col governo nazionale. Andiamo quindi avanti nel segno del miglioramento e speriamo che presto arrivi anche il nuovo direttore scientifico. La validità di questo luogo di buona sanità è stata riconosciuta anche dal punteggio ottenuto a seguito del monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (Lea); ben 189 punti sono stati assegnati all’Ircss, un balzo in avanti di 43 punti registrato sotto la giunta Pittella”. Il carattere scientifico del Crob venne riconosciuto per la prima volta con il decreto ministeriale del 10 marzo 2008, quando l’allora ministro alla Salute, Livia Turco, in visita in istituto appose la firma che diede ufficialmente il via alle attività scientifiche del Crob. Da quella data la struttura sanitaria è stata sottoposta a verifica da parte del Ministero altre tre volte, nel 2013, nel 2015 e nel 2018 con l’ultima conclusasi con il decreto ministeriale del 26 novembre scorso. “L’intera comunità regionale oggi qui festeggia una storia di successo che si è stratificata nel tempo – ha sottolineato il direttore generale del Crob Irccs, Giovanni Battista Bochicchio – grazie all’attività di tanti professionisti, molti dei quali oggi ancora sono al lavoro qui e che, alla fine di una grande sfida, già preparano la nuova, ovvero quella che porterà all’ottenimento del nuovo riconoscimento che, per i prossimi due anni, richiederà sforzi maggiori rispetto a quelli fin qui spesi”.