Agricoltura sostenibile, biologico, integrato e sodo, infrastrutture rurali, servizi per i comuni e nelle aree interne. E ancora: giovani, aggregazione di produttori, promozione e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche sul territorio e in contesti nazionali e internazionali.
Queste le principali direttrici su cui la Regione Basilicata nell’ambito della programmazione comunitaria per lo sviluppo rurale (Feasr), ha investito, per le rispettive misure, oltre 162 milioni di euro in azioni che con ricadute importanti per quanto riguarda il territorio di Matera e di tutta la provincia pari, ad oggi a circa 29 milioni di euro.
Rilanciare Matera non solo dal punto di vista delle infrastrutture e delle attività economiche e culturali. Ma anche sotto l’aspetto delle opportunità di crescita che sono insite nello sviluppo rurale di un territorio. Nell’anno in cui la Città dei Sassi rappresenterà l’intera nazionale a livello europeo e nel mondo, l’agricoltura e l’agroalimentare, insieme al turismo e alla sostenibilità, si apprestano a divenire il pilastro di un salto di qualità della regione e lo strumento per un ricambio generazionale che favorirà nuove occasioni di miglioramento economico e sociale, puntando anche su iniziative di natura culturale.
“Non è possibile determinare in modo esatto il valore di tali ricadute nel materano dal momento che processi i processi di cambiamento e sviluppo in atto nel comparto agricolo impattano a vario livello su tutti e 31 comuni, contribuendo al miglioramento delle condizioni generali (si pensi all’ortofrutta del metapontino, alla cerealicoltura, all’olio extravergine di oliva ed al comparto vitivinicolo) di tutta l’area che trova in Matera 2019 la possibilità della più grande vetrina per l’agroalimentare e la conseguente opportunità da essa generata da qui e per il futuro.”, dice l’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia.
“Sono 158 gli under 40 che hanno avviato una nuova impresa agricola in provincia di Matera beneficiando di un aiuto automatico di circa 9,4 milioni di euro, di cui 10 imprese si insediate nel territorio comunale”.”
“Nel territorio della Provincia di Matera – sottolinea Braia – beneficiano dell’aiuto destinato alle infrastrutture necessarie all’accesso ai terreni agricoli e forestali di circa 6 milioni di euro 30 comuni della provincia di Matera su 31. Oltre 800 le aziende che, nel territorio materano, interessate da tali opere di accessibilità e collegamento, necessarie ad agricoltori e allevatori, soprattutto nelle aree interne, per lo sviluppo del comparto e il rilancio dell’economia rurale nei territori.”
“Sono 794 gli agricoltori che beneficiano di un aiuto comunitario di oltre 522mila euro per lo sviluppo dell’agricoltura integrata e 1133 le aziende agricole sostenute dalle sottomisure 11.1 e 1.2 (Agricoltura Biologica) per oltre 8,3 milioni di euro nelle annualità 2016 e 2017. 13 i Comuni dell’area materana, per complessivi 2,2 milioni di euro, ad essere finanziati per servizi nelle aree rurali a cui si aggiungono, per le infrastrutture turistiche, 7 istanze ammesse a finanziamento per complessivi 1,1 milioni di euro.”
“L’approvazione e la partenza del GAL Start2020 (Misura 19, strategie di sviluppo locale, Leader) intorno a Matera è un altro risultato delle politiche di sviluppo rurale messe in atto ad ampio respiro su tutto il territorio, coinvolgendo oltre alla componente privata, 15 comuni e un Ente Pubblico del materano da cui è già scaturito un bando con dotazione finanziaria per 1,6 milioni di euro.
Grazie a questi incentivi, nel territorio della Provincia di Matera e in sinergia con gli investimenti generali per Matera 2019, sicuramente non mancheranno le occasioni di sviluppo di tutto il territorio per Agricoltura, Ambiente e Turismo, in cui l’agroalimentare, che già mostra valori e tendenze più che positive, può essere determinante.
Complessivamente, ad oggi, nell’ambito dello sviluppo rurale, nel territorio della provincia di Matera, la Regione Basilicata ha favorito il sostegno a diversi livelli di coinvolgimento per oltre 29 milioni di euro”.