“Il caporalato è un problema nel problema, per combatterlo occorre la massima mobilitazione di tutti: istituzioni, imprese, associazioni e organizzazioni sindacali. Arrestare e condannare i caporali non basta. Bisogna combattere il fenomeno del caporalato all’origine, colpendo le aziende agricole che violano le norme sul lavoro e li utilizzano per reclutare mano d’opera a buon mercato. Dall’Ugl un plauso ai Carabinieri per aver portato a termine un’operazione contro il caporalato nei campi agricoli della zona jonica della Basilicata conclusasi con l’arresto di dodici persone (cinque delle quali di nazionalità romena) e individuando lavoratori che venivano sfruttati ‘fino a 18 ore al giorno’, con un’unica pausa di mezz’ora”.
Lo ha affermato il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano per il quale, “la legalità, oltre ad essere un valore, deve essere una scelta conveniente per le imprese e per i lavoratori. Solo così potrà essere sconfitto chi alimenta questo immondo business criminale. E’ tutto un intreccio che porta ad un’unica conclusione: la violazione dei diritti. Con tale operazione odierna – prosegue il sindacalista Ugl – i militari hanno rilevato anche contratti non corrispondenti ai contratti nazionali di lavoro del settore. Ogni lavoro deve essere dignitoso. Zone nel nostro territorio materano in occasione delle campagnate di frutta e ortaggi, gestite dal caporalato e da varie organizzazioni non ben definite, facile preda possono essere le attività illegali d’intermediazione e commercio di manodopera umana, come scoperta in quest’occasione. Allora – prosegue Giordano – per l’Ugl è sacrosanto rafforzare il profilo sanzionatorio, chiediamo che le attività di controllo si concentrino, bene come hanno fatto, sulle aziende che inquinano il mercato del lavoro, non su quelle aziende sane alle quali bisogna garantire tutti gli eventuali supporti previsti dalle norme in tema di servizi e trasporto. Nel nostro territorio abbiamo frutta pregiata che spinge a far conoscere la regione ad alti livelli con aziende sane certificate ‘made in Basilicata’: tutto è sinonimo di qualità perché ci sono filiere produttive capaci di valorizzare tradizioni, competenze e capacità di cui sono portatori anche i lavoratori. La lotta all’illegalità nel metapontino/materano, sulla quale siamo intervenuti ripetutamente, si fa con i fatti e non con la solita e fallimentare politica dell’attuale governo lucano. Encomiabile l’impegno e sacrificio dei Carabinieri, a cui abbiamo sempre posto la nostra grande affezione e gratitudine: sono i garanti al mantenimento della legalità nel mondo del lavoro, agricolo, in genere ed in particolare per la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nei campi. Valorizziamo il lavoro nel nostro comparto agricolo di eccellenza colpito da questa piaga. Il caporalato e’ una vecchia conoscenza delle campagne del Sud e non solo. Combattiamo tale vergognoso fenomeno – conclude Giordano – riconoscendo i diritti del lavoratore, non schiavo, ma ridando dignità. Ora ci auguriamo che i riflettori e le azioni di controllo sul territorio materano, non si esauriscano qui, anzi vengano potenziate e praticate capillarmente a tutela di tutti i comparti e dei sacrosanti diritti dei lavoratori”.