“Il Cnr di Tito rappresenta una eccellenza da tutelare e rafforzare, un punto di forza per lo sviluppo della nostra regione. Nel nostro Paese in generale ma soprattutto nel Mezzogiorno ed anche in Basilicata serve un maggiore investimento nel settore della ricerca, l’economia della conoscenza rappresenta oggi un settore decisivo per vincere la scommessa dello sviluppo ed essere competitivi con altri territori”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Vito Santarsiero, che questa mattina, accompagnato dal direttore generale dell’Assemblea, Domenico Tripaldi, ha visitato la sede lucana del Consiglio nazionale delle ricerche.
“Dobbiamo dialogare molto di più – ha aggiunto – con il mondo della ricerca ed aprire sempre più spazi a loro. Il nostro impegno andrà in questa direzione come pure chiederemo alla direzione generale del Cnr di rafforzare l’area di ricerca di Tito e al governo nazionale di completare il percorso di stabilizzazione dei precari”.
Nel corso dell’incontro il direttore della struttura, Vincenzo Lapenna, ha sottolineato “il felice momento di attività del Centro” ed ha illustrato “i notevoli risultati colti attraverso significativi progetti vincitori di bandi regionali, nazionali ed europei”. Ha inoltre evidenziato “la positiva collaborazione con altre strutture di ricerca del territorio come l’Unibas, l’Enea e l’Asi di Matera, nonché l’efficace interazione con il mondo produttivo lucano” ed ha chiesto alla Regione “di continuare a sostenere il Centro di Tito in maniera diretta e indiretta”.
Il personale ha anche ringraziato il Consiglio regionale per una mozione, approvata all’unanimità dall’Assemblea, che sosteneva la necessità di superare la condizione di precariato di circa 40 ricercatori, situazione che ha trovato successivamente soluzione grazie all’applicazione del ‘decreto Madia’, con il conseguente avvio di un percorso di stabilizzazione che ha coinvolto anche i dipendenti del centro lucano. Il percorso di stabilizzazione è ancora in corso ed è stata evidenziata la necessità di completarlo per i restanti dipendenti precari.
Il Presidente Santarsiero ha quindi visitato il laboratorio laser di un istituto del Dipartimento ‘Struttura della materia’, una realtà avanzatissima che opera con impulsi di diecimila miliardesimi di secondo e che già utilizza la propria tecnologia nel settore delle nanotecnologie e della sensoristica.