Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere Svimez in cui commenta il messaggio di Arminio sul Corriere della Sera in vista della cerimonia inaugurale di Matera Capitale europea della cultura 2019. Di seguito la nota integrale.
“Franco Arminio, cultore della cosiddetta “paseologia”, poeta di quel povertà onorata,decorosa, civile che risiede nei “luoghi” di un Sud ricco di “diversità” da tutelare e significare al mondo,si attende che la Festa del 2019 non si risolva in una “faccenda di spettacoli da consumare,ma di semi e di piante sane”.
Festa si,a con l’occhio rivolto a passato e futuro da innestare su un palinsesto che regga alle sfide del consumo,della spettacolarizzazione,della fosforescenza.
Conservare la diversità come valore, questo il messaggio di Arminio sul Corriere della Sera,magari postando una vacca podolica che pascoli sulla Murgia per ogni mille turisti che arrivino da ogni dove. Immagine suggestiva,da cartolina illustrata,a suggellare la trasfigurazione del tempo, la sua durata,la sua estenuata lezione.
A patto che la vacca si presti al rito e che, come Arminio avverte,vengano strade,ferrovie ( e industrie… che non inquinino). Insomma arrivi quella modernità temperata e sostenibile raffigurata nelle vecchie oleografie.
Che dire di più? Nulla, se non che passata la Festa si torni a pensare”.