Venerdì 25 gennaio 2019, alle 17 ad Armento nella chiesa parrocchiale di San Luca Abate ad Armento, sarà presentata alla comunità locale la preziosissima tavola in legno, dipinta a tempera, raffigurante San Leonardo, attribuita a Pedro de Aponte e datata al XV secolo.
Il prezioso manufatto, nella notte tra il 23 e il 24 gennaio del 1972, venne trafugato nella stessa chiesa parrocchiale, insieme ad altra preziosa suppellettile sacra.
Questo furto segnò gravemente la comunità di Armento per l’inestimabile valore delle due opere e per la forte devozione che il popolo esprimeva al “Santo delle catene”. È stato recuperato il diario di un armentese che, all’epoca, aveva annotato il dolore che aveva provocato il furto e aveva abbozzato con uno schizzo l’opera. Erano gli anni in cui era soprintendente Sabino Iusco, che seguiva la prima catalogazione dei beni artistici in Basilicata. Il San Leonardo, infatti, era stato fotografato ma la sua scheda non era stata ancora compilata e, pertanto, il suo recupero diventò difficile.
L’opera figura nell’autorevole catalogo “Arte in Basilicata” del 1981, a cura di Anna Grelle Iusco, che lo attribuisce a Simone da Firenze. Pierluigi Leone de Castris lo attribuisce,invece, aPedro de Aponte in P. Giusti-P. Leone de Castris, “Pittura del Cinquecento a Napoli. 1510-1540 forastieri e regionali”, ipotesi, a oggi, più accreditata, mentre P. Santoro lo attribuisce a Bartolomeo Guelfo da Pistoia nel catalogo del 1986 di Giovanni Previtali, “Andrea da Salerno nel Rinascimento meridionale”. Un’opera, dunque, che ha fatto molto parlare di sé, perché ha intercettato i più alti circuiti di studio e studiosi in materia, ancor più per la sua assenza, segno di una cultura lucana molto più feconda e ampia di quanto sia stato indagato.
Dopo 44 anni, il 27 luglio 2016, grazie a una felice e importante operazione del Nucleo Tu-tela Patrimonio del Comando Carabinieri di Bari, coordinata dal capitano Michelange Stefàno, per la segnalazione di uno studioso che ben conosceva l’opera, con la collaborazione dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Tricarico e con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, l’opera è stata assicurata al suo legittimo proprietario, nella persona dell’amministratore diocesano, monsignor Nicola Urgo.
Dopo una lunga e complessa fase di restauro, curata dalla Soprintendenza, la tavola sarà presentata alla sua comunità di appartenenza, dopo 47 anni. Si apre ora una nuova stagione per il San Leonardo, in quanto la sua collocazione prevede uno studio per le condizioni micro ambientali e di sicurezza. Inoltre, è già oggetto di attenzione per un importante progetto espositivo che lo vedrà coinvolto nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
La serata di presentazione sarà presieduta dal vescovo della Diocesi di Tricarico, monsignor Giovanni Inti. Interverranno il soprintendente Francesco Canestrini, con la restauratrice Anna Maria Leone e la storica dell’arte Barbara Improta; il capitano Michelangelo Stefàno e il generale Rosario Castello, comandante della Legione Carabinieri di Basilicata; Marta Ragozzino, direttore del Polo museale della Basilicata; il direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi, don Nicola Soldo; il sindaco di Armento Franco Curto e il parroco don Francesco Barbarito. Modererà la serata Giuseppe Saponara, membro della Commissione diocesana per i Beni culturali e l’Arte sacra.
Gen 20