Reddito di Cittadinanza, le riflessioni di Nicola Lista, Coordinatore Regionale MDC Basilicata. Di seguito la nota integrale.
stesso errore del reddito di inclusione. Anche in Basilicata si avranno i riscontri negativi per i perdenti posto di lavoro e per i disoccupati.
L’attuale Governo non ha fatto altro che cadere in errore come il precedente di “Gentiloni”.
Chi puo’ accedere? Tutti i disoccupati, inoccupati e perdenti posto di lavoro a condizioni che non si superi un’isee del proprio nucleo familiare non superiore a circa 9000 euro. Ecco l’errore. Un giovane, anzi, un disoccupato o inoccupato, per esempio Lucano, che la sua residenza c’e’ l’ha presso casa dei propri genitori o, in alcuni casi dai propri nonni, in quanto non e’ in grado di affrontare le spese per mancanza di reddito proprio, purtroppo per lui il calcolo isee somma tutti i redditi dei componenti del nucleo familiare + il reddito del fabbricato di abitazione intestato catastalmente ai familiari del disoccupato (che si puo’ definire un ospite per necessita’ di sopravvivenza) + la pensione (quasi spesso al minimo dei propri congiunti) e/o reddito da lavoro, sempre dei congiunti + qualche minimo risparmio in banca o posta, sempre dei sui familiari. La somma di tutto quanto sopra descritto porta il calcolo isee ad innalzare la soglia stabilita per l’accesso (9000 euro circa), anche se dovesse risultare di 1 euro in piu’. Ricapitolando, anche 1 euro puo’ impedire al disoccupato cronico, specialmente al sud, ma soprattutto nella nostra regione, l’accesso al reddito di cittadinanza ex inclusione. La differenza tra il precedente e l’attuale sta solo nell’innalzamento di un paio di migliaia di euro dell’isee. Peggio per il perdente posto di lavoro, perché il calcolo isee verrà fatto sul reddito percepito nell’anno precedente, e quindi dovrà dimenticarsi l’inclusione nel reddito di cittadinanza. A riguardo le agevolazioni di sgravi sulle assunzioni vantate dalla parte governativa a favore il datore di lavoro qualora assumesse dal reddito di cittadinanza, be, non dimentichiamoci che negli anni ogni governo, sia di destra che di sinistra, ha fatto sempre del suo emanando provvedimenti d’agevolazioni alle assunzioni. Per finirla, sia il precedente, che l’attuale governo hanno confuso il disoccupato con il povero. Agevolera’ per la maggiore tutti quegl’immigrati con residenza sul nostro territorio, perche’ sono soggetti nullatenenti sulla carta, anche se il loro nucleo familiare e’ composto da 10 persone o piu’. Sara’ beneficio per gli abbienti, e anche i furbetti che non hanno voglia di fare nulla ma campare a spese della collettività. Tutto questo avviene perche’ i politici dell’ultimo ventennio peccano di presunzione. Credono di sapere tutto, ed evitano il confronto con noi le parti sociali. Questo provvedimento è un aiuto alla povertà e non a combattere la disoccupazione. Si esce dalla disoccupazione creando lavoro, aiutando le imprese. Invece si cerca di distribuire quel poco che c’è rimasto, togliendo ad alcuni per dare agl’altri. Se non c’è la distribuzione della ricchezza è come il gatto che cerca di mordersi la coda ma non ci arriva.