Luis Bacalov da lassù avrà sicuramente apprezzato il concerto “Indimenticabile Luis”, l’omaggio di Matera al musicista argentino con Rita Pavone e Vittorio De Scalzi dei New Trolls, la voce narrante dell’autore e regista Giorgio Verdelli, il coro di voci bianche delle scuole di Matera e l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano.
Il concerto-evento, inserito nella rassegna “Matera in musica” è stato promosso per ricordare Luis Bacalov, grande musicista, compositore e direttore d’orchestra, che ha diretto per 12 anni anche l’Orchestra della Magna Grecia. Un grande musicista completo che prima di scoprirsi autore di celebri canzoni e celebri colonne sonore, è stato fra i pochi arrangiatori pop delle musica italiana nel grande periodo della RCA. Regina della serata Rita Pavone, personaggio di spicco della musica italiana particolarmente legata artisticamente a Luis Bacalov.
Lo spettacolo è strutturato in varie fasi: comincia con un coro di bambini delle scuole materane Pascoli, Minozzi-Festa e Torraca e Palazzo-Salinari di Montescaglioso che eseguono “Fatti mandare dalla mamma” di Gianni Morandi, “Ci vuole un fiore” di Sergio Endrigo e “Viva la pappa col popodoro”, di Rita Pavone. Successo nazionale che anticipa proprio l’ingresso della formidabile cantautrice torinese, che propone Auguri a te, Che m’importa del mondo, Lui, la canzone con cui ha vinto il Cantagiro nel 1965, Solo tu, Questo nostro amore, Che senso ha, Geghegè e Cuore.
Lo spettacolo, aperto da un paio di clip di Morandi, rende omaggio a Luis Bacalov anche con alcuni filmati che lo rappresentano, dedicati al rapporto con l’Orchestra della Magna Grecia di cui è stato direttore principale e al suo rapporto con il cinema per aver composto colonne sonore importanti per film di successo. Con la direzione affidata a Piero Romano l’Orchestra della Magna Grecia esegue il brano “Seduction” scritto proprio da Bacalov per l’Orchestra della Magna Grecia. Quindi tocca a Vittorio De Scalzi eseguire alcuni brani del Concerto Grosso: Allegro, Adagio (Shadows, Cadenza (andante con moto) e Shadows (per Jimi Hendrix). Gran finale con “Quella carezza della sera” dedicata a Bacalov.
L’arrangiamento per l’orchestra è a cura di Sandro Di Stefano, un altro cmpositore di musica per il cinema USA, noto al grande pubblico italiano per le sue innumerevoli musiche originali per Alberto Angela, Rai e per le collaborazioni con Vanoni, Bennato, Lavezzi. Il M° DI Stefano ha innescato un gioco molto divertente con il pubblico, nascondendo all’interno delle canzoni altre celebri melodie con un grado di affinità e parentela assai elevato. E’ stato possibile ascoltare ad esempio, “W la pappa al pomodoro”, accompagnata dalle note cardine del Pinocchio di Comencini (musica di F. Carpi), mentre entrambi godono casomai della presenza dell’Aria del Barbiere di Siviglia di G. Rossini, la quale invece di melodia esposta accetta essere al servizio di altre melodie. Oppure è stato divertente assaporare “Ci vuole un fiore” di Sergio Endrigo, mentre viene accompagnata da “Isn’t she lovely” di Stevie Wonder. Altro gioco stilistico su “che mi importa del mondo”, strutturato in modo che l’orchestra sinfonica diventi una Big Band di Americana memoria.
La musica e la figura di Bacalov sono state raccontate da Giorgio Verdelli, autore, regista e produttore di documentari e programmi musicali, tra i maggiori esperti di musica internazionale, vincitore del Nastro D’argento 2018 per il documentario “Il Tempo Resterà” dedicato a Pino Daniele.
Di seguito l’intervista rilasciata da Rita Pavone.
Come è nato questo connubio artistico tra Rita Pavone e l’Orchestra della Magna Grecia per l’omaggio a Luis Bacalov? “E’ una cosa bellissima, questo tributo a Bacalov è qualcosa di straordinario. Io ho avuto il piacere, l’onore e la gioia di lavorare con lui sin dall’inizio della mia carriera, lui ha scritto moltissime cose per me e quando ha fatto “La strada” in teatro, c’era un brano famoso di Nino Rota che fa “Tu che amar non sai” lui mi scrisse una canzone per il primo tempo e mi permise di mettere il testo. Io ho un ricordo di Bacalov straordinario”.
C’è anche un omaggio a Giamburrasca eseguito dal coro delle voci bianche delle scuole di Matera e Montescaglioso, come mai? “Bacalov fece tutti gli arrangiamenti del giornalino di Giamburrasca. Molta gente non sa che la colonna sonora di Giamburrasca è scritta da Nino Rota, i testi sono di Lina Wertmuller e Luis Bacalov fece tutti gli arrangiamenti. C’è un mondo incredibile e stasera ascolterete una versione di Viva la pappa col pomodoro che sembra quasi una cosa rossiniana”.
Ci potrà essere un ritorno di Giamburrasca in televisione? “Non credo, non sicuramente da me. Ho passato l’età però è stata un’esperienza molto bella. E’ stato un peccato che all’epoca non è stato registrato un film perchè sarebbe stata una bella cosa, purtroppo l ‘ampex con il tempo si rovina un poco però credo che è stata una delle opere più belle che ha realizzato la Rai, fatta con grande classe, con costumi magnifici, atmosfere incredibili, belle musiche, belli arrangiamenti, belle situazioni e io mi ritengo molto fortunata in questo senso perchè ho lasciato delle piccole tracce che ci porteremo dietro”.
Un pensiero per Matera, visto che è tornata a distanza di qualche anno dopo il concerto eseguito al teatro Duni e una passeggiata con suo marito Teddy Reno in centro dopo la sua esibizione. “E’ vero, ricordo che era d’estate e ancora non era bella come adesso. Adesso è qualcosa di straordinario, avete una città bellissima e questa città vanno tenute come dei diamanti, perchè sono diverse da tutte le altre del mondo e siete fortunati”.
Nella capitale della cultura quale ruolo più recitare la musica e l’arte? “La capitale della cultura è una cosa molto importante che vi è stata data, vuol dire che è un omaggio enorme, un punto di riferimento, che sia Matera la città europea della cultura è qualcosa di inebriante”.
Prossimi progetti per Rita Pavone? “Nei prossimi mesi sarò una dei giurati di Sanremo Young e sono molto felice di questa cosa. Lavorerò con la Clerici ed è la prima volta che mi capita. Sono stata ospite anni fa a “Ti lascio una canzone” ma come giurata è la mia prima volta, sono ancora vergine in quel senso, spero che sia una bella cosa, che mi porti fortuna e ho altre idee, ci sono delle cose che stanno bollendo in pentola, sopratutto all’estero. Vengo da una tournèe meravigliosa di sold out fatti in Brasile. E sono molto felice di girare il mondo, mi piace da morire, è una cosa che per una ragazzina che viveva nelle case popolari Fiat e davanti aveva soltanto un cortile, girare il mondo e scoprire cosa c’è dall’altra parte è stata una delle cose più gratificanti che la vita mi ha regalato”.
Michele Capolupo
La fotogallery del concerto “Indimenticabile Luis” (foto www.SassiLive.it)