L’avviso pubblico della Regione Basilicata Piani di Sviluppo Industriale ha riscosso un notevole successo tra le imprese, con 111 domande presentate, pari ad altrettanti progetti di investimento sul territorio con interessanti ricadute occupazionali.
I 27 milioni di euro stanziati, tuttavia, non sono sufficienti a coprire tutte le richieste, ce ne vorrebbero più di 100, anche se almeno il raddoppio dei fondi potrebbe consentire la realizzazioni di importanti iniziative imprenditoriali.
Per questo motivo il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, è tornato a chiedere alla vice presidente vicaria della Regione, Flavia Franconi, e all’assessore alle Politiche di Sviluppo, Roberto Cifarelli, di reperire ulteriori risorse finanziarie per l’avviso pubblico cosiddetto Mini PIA.
Un incremento della dotazione, infatti, servirebbe a finanziare il maggior numero possibile di istanze e consentire così lo scorrimento della graduatoria.
Il presidente De Salvo evidenzia che le imprese non finanziate per esaurimento delle risorse disponibili sono pronte a investire sul territorio lucano, per cui l’ulteriore sforzo che si chiede alla Regione costituirebbe un’occasione di sviluppo e di occupazione per molti.
Nonostante il permanere di molte criticità, infatti, l’andamento dell’economia in Basilicata mostra interessanti segnali di miglioramento. Facendo leva sui punti di forza della regione e basandosi sulla voglia di investire per ritornare competitivi sui mercati, le piccole e medie imprese lucane stanno cercando faticosamente di recuperare il terreno perduto in questi anni di crisi.
La loro propensione a investire in Basilicata, senza timore di successive delocalizzazioni, dovrebbe essere maggiormente assecondata e sostenuta da idonee politiche di sviluppo. La Regione finora ha fatto molto, mettendo in campo cospicue risorse finanziarie per diversi bandi di finanziamento. Ma molto si potrebbe ancora fare per cogliere il nuovo abbrivio del dinamismo imprenditoriale, mentre già all’orizzonte si parano nuove avvisaglie di decrescita.
Finora la Regione ha stanziato ulteriori risorse finanziarie per l’avviso pubblico “Ricettività di qualità”, dove pure si è registrata una risposta positiva da parte degli operatori. Tuttavia, come dimostrato dal rapporto Ambrosetti presentato ieri a Matera, in Basilicata è il comparto industriale che genera la maggior parte del valore aggiunto dell’economia (32,8%), ben superiore alla media del Mezzogiorno (17,5%) e dell’Italia (23,9%).
Per questo motivo chiediamo alla Regione di compiere uno sforzo aggiuntivo rispetto a quanto fatto finora, attingendo a tutte le somme non utilizzate in altre misure agevolative.