Torrente Jesce, Nino Sangerardi: “I tempi non sono brevi per il risanamento”. Di seguito la nota integrale.
E’ dall’anno 1995 che si parla,si scrive e si fanno esposti con oggetto “inquinamento e bonifica del Torrente Jesce”: quest’ultimo percorre il territorio Altamura e finisce nella gravina dei Rioni Sassi di Matera.
A febbraio 2019 si vocifera in Regione Puglia che “presto ci sarà il via libera alla progettazione”. Presto quando? Non è dato sapere.Una vicenda politico-burocratica incredibile che ultimamente si dipana in questo modo :
-10 agosto 2013 il Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia ratifica il progetto relativo al risanamento del Torrente Jesce per un importo di 8 milioni e 800mila euro;
-in data 15 settembre 2014 il medesimo Consorzio presenta richiesta di avvio della procedura per il rilascio della Valutazione di impatto ambientale;
– il 15 luglio 2016,dopo i diversi pareri espressi dalle Amministrazioni e Enti coinvolti nel procedimento il Consorzio di Bonifica adegua il progetto alle prescrizioni ricevute, chiedendo il prosieguo delle operazioni di valutazione, che nel frattempo erano state sospese visti i molteplici profili di criticità sollevati da più parti su talune, impattanti, scelte progettuali.
Sopraggiunge la fine di settembre 2016 e l’intervento di sistemazione idraulica del Torrente Jesce risulta sovvenzionato dalla Giunta regionale pugliese (8milioni e 800mila euro a valere sul Programma operativo regionale 2014-2020).
Nel corso dell’anno 2017 si realizzano incontri e assemblee e conferenze tra esponenti istituzionali della Regione,Comune Altamura e altre Amministrazioni pubbliche e comitati e associazioni ambientaliste.
Al termine delle interlocuzioni il Consorzio di Bonifica ridimensiona il programma originario ” …limitandone fortemente l’impatto ambientale anche al fine di non pregiudicare un’area di straordinaria bellezza e di grande interesse storico e naturalistico”.Pertanto a luglio 2018 c’è il rilascio della Valutazione di impatto ambientale da parte della Regione Puglia.
Quindi la rimodulazione del progetto determina a 5 milioni di euro(a fronte degli iniziali 8,8 milioni) il finanziamento da utilizzare.
Il 12 novembre 2018 i funzionari del Consorzio avviano la procedura negoziata per l’individuazione del tecnico cui affidare la progettazione esecutiva.
Al sette gennaio 2019 sono pervenute sei manifestazioni di interesse.
Nei prossimi giorni i sei soggetti saranno invitati a presentare offerte che verranno esaminate valutate dalla Commissione giudicatrice.Il progettista vincitore avrà 60 giorni di tempo per la redazione degli elaboratori esecutivi.
In seguito si potrà bandire la gara di appalto per l’affidamento dei lavori. Quando? Ah, saperlo.