Sono state 3.500 le misure alternative al carcere e 1.500 quelle sanzionatorie che lo scorso hanno interessato il comprensorio giudiziario di Puglia e Basilicata. E’ il bilancio del percorso formativo Format “Percorsi di promozione e rafforzamento degli interventi sui soggetti in conflitto con la legge” che ha fatto registrare l’ultimo atto questa mattina con un seminario nella Prefettura di Matera.
“Dalla giustizia riparativa alla comunità riparativa: una sfida per la sicurezza e il bene comune”, questo il tema della giornata conclusiva. Il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo ha accolto nella sala conferenze del Palazzo del Governo il Presidente del Tribunale di Matera, Gaetano Catalano, il Direttore dell’Ufficio interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Puglia e la Basilicata, Pietro Guastamacchia e il Direttore del Centro per la Giustizia Minorile per la Puglia e la Basilicata, Valeria Montaruli.
L’obiettivo del percorso formativo, articolato su quattro giornate, promosso dall’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) e dall’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Matera (USSM), è stato quello di aprire spazi di confronto e di rinforzo culturale e metodologico sulle azioni che i sistemi esplicano nei confronti dei soggetti in contrasto con la legge, con tutti gli attori locali che affiancano gli uffici dell’UEPE e dell’USSM nei processi di inclusione sociale.
Nelle giornate precedenti hanno partecipato come relatori un operatore della Cooperativa CRISI di Bari, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Matera, il fondatore dell’Associazione Penelope, un consigliere dell’Ordine regionale degli Assistenti Sociali, il responsabile dell’USSM di Foggia e due funzionari di servizio sociale dell’UEPE di Bari.
Le tematiche trattate hanno riguardato:
• La normativa nazionale ed europea in materia di giustizia riparativa e mediazione penale;
• Le metodiche di intervento nell’ambito della restoarative justice e della mediazione nei programmi di trattamento dei soggetti in conflitto con la legge;
per i volontari attualmente inseriti nei servizi e per quelli delle associazioni coinvolte:
• Gli aspetti normativi della pena e del probation;
• Le metodologie di intervento del volontario nell’esecuzione delle misure di comunità.
Le foto del seminario che ha concluso il progetto “Format”