La sorveglianza sanitaria, l’indennità di mille euro da riconoscere per le annualità 2015 e 2016, la clausola sociale nei cambi di appalto e la necessità di armonizzazione salariale sono state al centro di un incontro che si è tenuto a Potenza, nella sala “Sinni” della Regione Basilicata, fra l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Roberto Cifarelli, gli esponenti dell’Eni ed i rappresentanti datoriali e dei sindacati. Nel corso della riunione sulle questioni riguardanti il comparto petrolifero dell’area i sindacati hanno richiamato inizialmente l’attenzione sul tema della sorveglianza, chiedendo che il protocollo sanitario in favore dei lavoratori dell’Eni venga esteso anche a quelli dell’indotto. Sono state invocate, dalle organizzazioni di categoria, anche soluzioni per quanto riguarda l’indennità dei mille euro “da riconoscere una tantum attraverso l’Opt e non ancora corrisposta per il 2015 e il 2016”, la clausola sociale nei cambi di appalto “rispetto alla quale occorre trovare soluzioni diversificate” ed i perimetri contrattuali, con l’obiettivo di “eliminare gli effetti dello sbilanciamento” salariale. I rappresentanti datoriali, invece, hanno ricordato “che il contratto di sito non è mai stato osservato nella sua integrità, soprattutto per quanto riguarda le questioni attinenti il sistema delle imprese locali” ed hanno chiesto “una risposta tempestiva, recuperando economie, sulla sorveglianza sanitaria”. L’Eni, dal canto suo si è dichiarata “disponibile ad approfondire il tema legato alla progettualità dell’armonizzazione della sorveglianza sanitaria” ferma restando la necessità “di trovare le specifiche coperture, nell’ambito di economie derivanti dalla gestione dell’Opt” e garantendo “la disponibilità ad illustrare in un apposito incontro le informazioni relative alla specificità delle attività correnti nell’ambito del Cova e gli eventuali sviluppi futuri”. In uno sforzo di sintesi, l’assessore regionale Cifarelli, dopo aver ascoltato attentamente gli interventi delle parti interessate ha proposto, rispetto ai temi posti dai sindacati di affrontare nell’immediato la problematica della vigilanza sanitaria, rinviando ad un tavolo ristretto i punti riguardanti i perimetri contrattali, i cambi di appalto e le differenze salariali. “Per prima cosa – ha evidenziato l’assessore – occorre da subito provvedere ad armonizzare i protocolli sanitari. La proposta è quella di utilizzare le economie del fondo di 4 milioni di euro a favore dei lavoratori dell’indotto, rinviando ad un tavolo tecnico la definizione di criteri e procedure per raggiungere tale obiettivo. Abbiamo quindi convenuto di discutere in un altro incontro – ha spiegato l’esponente dell’esecutivo lucano – la discussione sui cambi di appalto, compresa l’informazione preventiva sulle clausole sociali e la definizione dei perimetri contrattuali e del percorso per realizzare l’armonizzazione salariale; ma anche di avviare, in futuro, un confronto sulla possibile evoluzione dell’Opt verso la costituzione di un soggetto bilaterale. La Regione, dal canto suo – ha assicurato Cifarelli – fornirà una puntuale informazione sui tempi di erogazione delle annualità 2015 e 2016, stabilendo l’ammontare delle economie relative al fondo a favore dei lavoratori dell’indotto”.