Gianni Perrino, consigliere regionale M5s: “L’assessore Cifarelli e il discredito gratuito del reddito di cittadinanza: inutile continuare a foraggiare guerre tra poveri”. Di seguito la nota integrale.
Mancano poche settimane al fatidico 24 marzo e, comprensibilmente, i membri della Giunta pittelliana approfittano della loro posizione istituzionale per fare subdola campagna elettorale.
È di qualche giorno fa l’annuncio dell’Assessore Cifarelli sul prolungamento del reddito minimo di inserimento e tirocini di inclusione nonché di un nuovo bando che interesserà circa 300 lavoratori ex mobilità non inclusi nei precedenti bandi, a quanto pare con la collaborazione del Consorzio di Bonifica.
Cifarelli ha fatto bene ad evidenziare che in questi anni non si è avuta “la pretesa di sconfiggere la povertà”, ma di dare risposte al “tema degli ultimi e dei penultimi”. Quella mancata pretesa, a nostro avviso, si è trasformata in una sorta di coltivazione della povertà. In questi 5 anni di decima legislatura le risposte agli ultimi e ai penultimi si sono spesso trasformate in odiose guerre fra poveri spesso combattute all’ombra di qualche palazzo regionale. Difficile dimenticare i continui ritardi nei pagamenti delle spettanze ai beneficiari delle misure o le condizioni poco qualificanti in cui sono costretti ad operare gli addetti dei programmi di forestazione. Per non parlare dell’enorme ritardo nell’attuazione della misura, partita a singhiozzo dopo anni dal momento del suo annuncio.
Forse Cifarelli dovrebbe concentrarsi su questi aspetti piuttosto che gettare discredito sugli sforzi messi in campo dall’attuale governo con informazioni parziali e tendenziose. Lo stesso dovrebbero fare sindacalisti e operatori dei CAF. D’altronde è ben specificato all’interno del decreto che eventuali redditi conseguenti da misure regionali di contrasto alla povertà oggetto d’intesa con il Ministero non saranno considerati nella determinazione dell’ISEE per accedere alla misura varata dall’attuale Governo.