Cause e conseguenze dei due conflitti mondiali del secolo scorso, con i diversi trattati e accordi bilaterali e multilaterali che hanno deciso e sancito gli attuali confini nell’area italo-slovena. Questo il tema al centro del convegno che si è svolto a Lavello in occasione della “Giornata del Ricordo” istituita con legge del 2004.
L’iniziativa è stata promossa dall’ANPI provinciale e locale in collaborazione con l’amministrazione comunale di Lavello e la CGIL Basilicata.
All’iniziativa sono stati presenti cittadini di Lavello e non, che hanno ascoltato con interesse gli interventi previsti. tesi a illustrare e approfondire i temi che di diritto fanno parte e costituiscono gli elementi portanti dell’intera vicenda.
La discussione non poteva prescindere dalle responsabilità delle guerre dichiarate e dall’occupazione dei territori, dal fascismo e dal nazismo e dalla conseguente resistenza con la successiva liberazione dei territori e, all’interno di questo quadro, dei lutti per i morti e le diverse tragedie che hanno investito le popolazioni dell’intera area.
Con questo spirito hanno svolto i loro interventi i partecipanti al dibattito, con l’auspicio di svolgere altre iniziative tese ad approfondire sempre più i tanti aspetti della dolorosa questione, per troppo tempo ignorata, anche se a nessuno poteva e può sfuggire la complessità per la molteplicità dei fattori che la contraddistinguono.
All’incontro, sono intervenuti il presidente dell’ANPI provinciale Alessandro Fundone e dell’Anpi locale Danilo Di Chio, lo storico Davide Conti, la dirigente scolastica Anna Dell’Aquila, il sindaco Sabino Altobello, il segretario generale CGIL Basilicata Angelo Summa e l’onorevole Serena Pellegrino.