Confermata l’indiscrezione di SassiLive del 21 gennaio scorso. Sarà Vito Bardi il candidato presidente del centrodestra per le prossime elezioni regionali in programma il 24 marzo 2019. E’ quanto emerso durante una conferenza stampa organizzata questa mattina a Matera da Fratelli d’Italia con il commissario regionale Edmondo Cirielli
“La candidatura a Presidente della Regione dell’ex generale della Guardia di finanza Vito Bardi è valida, autorevole e rappresenta una concreta opportunità di affermazione per il centrodestra e di cambiamento per la Basilicata”.
In una nota il consigliere regionale Gianni Rosa annuncia che “parte da Venosa la rinascita della Basilicata con il Centrodestra compatto e con la giusta voglia di essere protagonista in questa fase storica della nostra Regione”.
Fratelli d’Italia sarà elemento portante. Gli ultimi anni di opposizione ci hanno investiti della responsabilità di risollevare e liberare la Basilicata proprio perchè, come pochi, conosciamo il disastro che ci consegna Pittella.
Bisogna essere, però, prudenti: ai Lucani bisogna parlare con sincerità, promettendo loro il ritorno della legalità e la volontà di affrontare le tante questioni aperte, in primis il lavoro, con cognizione di causa e competenza.
Le promesse vuote non servono (ne ha già fatte tante il centrosinistra in questi anni); il bilancio “magheggiato”, cosi come definito nei documenti della Corte dei Conti, impone prudenza e realismo, pena il peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro, dei servizi sanitari, dello sviluppo economico.
Non possiamo certo consegnare la Regione a chi ha l’ha distrutta, come il centrosinistra dei Pittella, dei Margiotta, dei Speranza, De Filippo, o a chi ha dimostrato, già nel suo esordio, di essere peggio della vecchia politica, come i 5 stelle che promettono 60.000 posti di lavoro, dimostrando non solo una mancanza di rispetto verso l’intelligenza dei lucani, ma anche una assenza di cognizione, pericolosissima, rispetto alla situazione sociale ed economica della Regione.
Troppe parole non servono: in Basilicata è necessario innescare quell’alternanza democratica che è la base della democrazia, bocciando il passato ed esprimendo un voto attento che promuova conoscenza e competenza.