“Ambiente e salute nel mezzogiorno d’Italia”. E’ questo il tema del convegno promosso nel tardo pomeriggio all’hotel San Domenico di Matera. All’incontro, coordinato dal giornalista Donato Mastrangelo, hanno partecipato il senatore Saverio De Bonis, membro della Commissione Agricoltura del Senato, il senatore Carlo Martelli, membro della Commissione Ambiente del Senato e Antonello Russo, ricercatore dei dati epidemiologici, che ha illustrato la grave situazione dello stato sanitario della Basilicata.
Il senatore Saverio De Bonis illustra le finalità del convegno: “L’idea è quella di valutare l’impatto delle politiche ambientali sui livelli della sanità pubblica nella nostra regione. Attraverso le slide illustriamo dati epidemiologici importanti e aggiornati sulle diverse zone del nostro territorio collegati a diverse patologie, a dimostrazione che il tema dell’ambiente è cruciale in Basilicata e la nostra regione non può arrivare impreparata ai prossimi appuntamenti elettorali”.
De Bonis dopo l’uscita dal Movimento 5 Stelle come sta portando avanti il suo lavoro? “Noi continueremo a portare avanti le battaglie a tutela del sud, questa sensibilità è diffusa in parlamento a prescindere dagli schieramenti. Gli impegni presi prima delle elezioni vanno mantenuti”.
Sulle trivelle? “Credo che 18 mesi di proroga piuttosto che qualche spicciolo sull’aumento dei canoni non rappresentano l’obiettivo reale per bloccare una politica fossile. Serve un cambio di rotta. L’air gun è dannoso per i cetacei. Dobbiamo far capire a petrolieri che questa vicenda va gestita in modo diverso. Impediremo che i fanghi possano arrivare nella nostra regione. Già alcuni Comuni hanno approvato le delibere per impedire che i fanghi degli idrocarburi vengano versati terreni. Ci sono aree già inquinate e non possono conferire standard qualitativi biologici, che rendono le nostre produzioni più competitivi, cercheremo di mantenere alta la tensione, come è giusto che sia, insieme ai miei colleghi che sono venuti dal nord. Il parlamento è ricco di queste sensibilità, dobbiamo lavorare affinchè il nostro territorio venga difeso”.
A che punto è l’elaborazione delle politiche a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini? Esiste oggi un soggetto politico che affermi la centralità della persona umana e del creato come ambiente dell’uomo? Perché le forze che ottengono il mandato elettorale su questi temi una volta al governo sono costretti a indietreggiare? C’è bisogno di una nuova bussola per correggere le storture di una economia che guarda solo al profitto e rinnega la salute e l’ambiente?
il senatore Carlo Martelli, originario di Novara, eletto nel Movimento Stelle e poi passato al gruppo misto, è membro della Commissione Ambiente del Senato. Cosa denunciate a Matera: “Qui a Matera denunciamo in particolare che la politica non è in prima fila nel chiedere che ci sia una raccolta dei dati epidemiologici a livello nazionale. Noi abbiamo necessità di sapere zona per zona, territorio per territorio, quali sono gli indici di mortalità e correlati a che cosa. Quello che hanno sempre detto è che non c’è un nesso di causalità tra una posizione e un esito e di conseguenza non possiamo intervenire a livello legislativo. Il Ministro della Salute dovrebbe fare questo tipo di richiesta, avere il dato disgregato Comune per Comune perchè in questo modo si può capire che per esempio, se a Taranto c’è un problema e ci spostiamo a Massafra e il problema non c’è più è chiaro che a Taranto c’è una produzione che crea una situazione che non ci rassicura. Se andiamo in Val d’Agri e troviamo una situazione diversa da quella che troviamo sul litorale vuol dire che in Val d’Agri c’è una produzione che ha un impatto che non si verifica da un’altra parte. I dati vengono prodotti a livello regionale ma sono disgregati. Lo Stato deve farsi promotore di avere questi dati che riguardano le singole realtà, in questo modo abbiamo una mappatura esatta della mortalità e dell’incidenza delle patologie. Perchè una patologia non può essere mortale ma portare una cronicizzazione. Un’asma cronica può causare mancanza di ore di lavoro e quindi è una perdita economica”.
Antonello Russo, ricercatore dei dati epidemiologici, ha illustrato la grave situazione dello stato sanitario della Basilicata attraverso un’analisi della mortalità nella nostra regione che riportiamo di seguito
Analisi della mortalità in Basilicata
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)