Il senatore lucano Saverio De Bonis ha inviato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per la frana di Pomarico. Di seguito il testo integrale.
Premesso che, a quanto risulta all’interrogante:
il comune di Pomarico (Matera) il 29 gennaio 2019 è stato colpito da un vasto movimento franoso che ha interessato una parte rilevante del centro storico;
nessuna persona, per fortuna, è rimasta coinvolta nel crollo di alcune abitazioni. Le case, già precedentemente sgomberate, sono venute giù in seguito alla frana che ne aveva compromesso la stabilità;
la zona interessata, a valle di corso Vittorio Emanuele, era transennata e, secondo i tecnici del Comune e i Vigili del fuoco, il movimento franoso era in atto da qualche tempo, complici le piogge insistenti cadute nella zona e lo scivolamento della sezione di terreno interessato, che sarebbe stato accelerato dalle condizioni meteorologiche;
nella nota del Comune si legge che “Il fronte della frana ha una larghezza di cento metri ed una profondità di trenta e si estende per centinaia di metri sino al canale Pezzillo”;
il sindaco Francesco Mancini ha emesso delle ordinanze d’interdizione al traffico della viabilità compromessa ed ha ordinato lo sgombero di abitazioni e di alcune attività commerciali. Lo scivolamento del terreno ha provocato ”gravi ed estese lesioni alle infrastrutture urbane (strade, marciapiedi, muretti di protezione), alle murature portanti di alcune abitazioni ed a locali ubicati a ridosso della strada”, riporta la relazione tecnica;
anche la Giunta regionale della Basilicata si è riunita a Potenza il 4 febbraio ed ha deliberato, su proposta dell’assessore per le infrastrutture e la mobilità di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri “per il tramite del Dipartimento nazionale della Protezione civile” la dichiarazione dello stato di emergenza per il territorio del Comune;
nel provvedimento viene ricordato che “la Regione Basilicata ha già provveduto allo stanziamento di un importo di 160 mila euro, per far fronte alle prime spese relative al soccorso alla popolazione”. “Valutati i risultati dei sopralluoghi effettuati che hanno messo in evidenza – è specificato nella delibera – l’ampiezza e complessità del fenomeno in atto” la Giunta regionale, su sollecitazione anche del sindaco di Pomarico ha stabilito di inoltrare la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza, affinché vengano disposti “immediati interventi per la messa in sicurezza dell’area interessata dal vasto movimento franoso”;
nella stessa seduta, la Giunta ha richiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione di stato di emergenza per il territorio regionale colpito “da avversità atmosferiche”. “Le eccezionali nevicate verificatesi a partire dal 24 gennaio, è spiegato nella delibera di Giunta, hanno interessato gran parte del territorio regionale ed in particolare le zone nord occidentali e provocato l’interruzione di servizi pubblici essenziali, con grave disagio per le popolazioni interessate, con interruzioni in molti punti della rete viaria statale e provinciale, con significativi blocchi della circolazione stradale e ferroviaria sulla linea Potenza-Foggia e Appulo-Lucana e con l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica che ha interessato per diversi giorni circa 30.000 utenze”;
viene sottolineato anche che la Regione “per garantire un primo parziale ristoro” di parte delle spese sostenute per i vari interventi “ha provveduto ad individuare risorse finanziarie pari a 150 mila euro”. Resta, però, necessaria la dichiarazione di stato di emergenza “per disporre immediati interventi per la messa in sicurezza delle aree interessate”;
il 2 febbraio si è recato sul posto anche il capo Dipartimento nazionale di protezione civile, Angelo Borrelli, per fare un sopralluogo nell’area interessata dai crolli e per incontrare le autorità locali di protezione civile,
si chiede di sapere quali urgenti iniziative il Governo intenda assumere al fine di riconoscere lo stato di emergenza in favore del Comune di Pomarico, attivando la Commissione nazionale grandi rischi per porre in sicurezza il centro abitato e promuovere interventi di consolidamento del territorio, nonché per riconoscere misure di ristoro danni per i soggetti interessati.