Le forti raffiche di vento hanno provocato la caduta di diversi alberi a Matera, in particolare in via Morelli, in via Manzoni e all’interno del Campus Universitario. Di seguito la nota inviata da Carmine Cocca, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Matera)
Cocca: “Mappare con urgenza alberi caduti nell’area urbana per non disperdere il patrimonio verde della città”. Di seguito la nota integrale.
Il vento che sta interessando il nostro territorio rispolvera i soliti problemi della Città di Matera. Gli improvvisi schianti di alberi, anche secolari e belli da vedere, rappresentano ancora meraviglia in coloro i quali, da puri osservatori, non immaginavano alcun tipo di problema sul verde urbano. Si continua con un dibattito incessante, afferma Carmine Cocca Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Matera, che non porta a definire il più urgente degli adempimenti già richiesti dall’Ordine in passato: l’anagrafe delle piante pubbliche. Un adempimento necessario, già adottato in passato ma ormai datato circa dieci anni addietro, che deve essere riaggiornato per garantire la pubblica incolumità e il decoro della città. Ma a tale grave mancanza si accosta anche un presunto ritardo nei riscontri delle richieste di abbattimento delle alberature private rispetto alle quali, continua Cocca, i colleghi Dottori Agronomi e Forestali lamentano procedure piuttosto lente. A riguardo e per dovere di verifica, l’Ordine ha effettuato un accesso agli atti per accertare la contezza di quanto segnalato e rispetto al quale effettuerà una verifica legale della procedura utilizzata fiduciosi nella correttezza dell’operato delle Istituzioni e del Comune di Matera con il quale in passato vi è stata anche collaborazione.
Ma lo stato attuale segna un momento difficile in quanto servono punti fermi sia sulla pianificazione, conclude il Presidente Cocca, sia sulla sicurezza delle alberature presenti molte delle quali sono ormai giunte a maturità e necessitano di un piano di successione per evitare di veder compromesso irreversibilmente un patrimonio importante rappresentato dal verde urbano in città. Mappare preventivamente tutti i danni a seguito dei numerosi schianti avvenuti nel recente passato e riaprire un tavolo di discussione partecipato, rappresenta sicuramente una necessità ma vi sono impellenze quali l’anagrafe delle piante, un piano delle potature per la messa in sicurezza che devono essere anteposte al piano del verde, alla riqualificazione dei giardini nei sassi, al problema degli alberi imprigionati in buche nei marciapiedi, alla revisione del regolamento sul verde urbano.
Al momento si è costretti a lavorare fuori tempo massimo perdendo alberi storici che rappresentano la caduta di importanti simboli della città. Tutto questo con nostalgia di un passato molto tecnico e con un sentimento di rammarico perché in questo caso è opportuno dire… si poteva evitare!