“Non basta etichettare la SS 106 Jonica “una vergogna nazionale” come ha fatto il ministro per il Sud Barbara Lezzi ed ancora di meno è sufficiente annunciare una sollecitazione al suo collega, il Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli. Ci vogliono atti concreti perché l’infrastruttura non solo è vitale per la mobilità delle comunità della fascia ionica lucana, pugliese e calabrese ma è essenziale per la Zes Jonica su cui si puntano tante aspettative di sviluppo e nuova occupazione”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Paolo Castelluccio che aggiunge: “fa piacere che la Lezzi, come novella Alice nel Paese delle Meraviglie, abbia scoperto una situazione di arretratezza infrastrutturale che qui in Basilicata si denuncia da troppi anni. Non è mai troppo tardi come non è ancora tardi sapere cosa intende fare il Ministro Toninelli troppo preso dalle vicende della Tav per mostrare qualche interesse per questa come altre opere infrastrutturali al Sud “grandi incompiute”. Solo qualche settimana fa ho salutato con favore l’inserimento della SS 106 Jonica tra le dieci priorità del Piano del Governo sblocca-cantieri giudicandola una buona notizia attesa da troppo tempo. Ma a parte l’annuncio non mi pare che sia avvenuto altro. Secondo i dati dell’Anas aggiornati a maggio dello scorso anno – evidenzia – risultano ultimati 150 km con l’ampliamento a quattro corsie e spartitraffico centrale, di cui 39 km in Puglia, 37 km in Basilicata, mentre nel tratto ricadente in Calabria sono stati adeguati complessivamente 74 km di cui 67 km con l’’ampliamento a quattro corsie e spartitraffico centrale e 7 km con adeguamento alla sezione tipo “C1”. I lavori del Megalotto 3 che interessano circa 38 km rappresentano l’anello mancante per il raggiungimento di un sistema integrato tra il corridoio adriatico-jonico-tirrenico. Il tracciato si snoda tra Roseto Capo Spulico e la SS. 534 e si configura come uno degli elementi cardine nel progetto di trasformazione del Corridoio Jonico in un’arteria stradale di grande comunicazione con funzione di collegamento dei litorali jonici della Calabria, della Basilicata e della Puglia.
L’Anas – aggiunge Castelluccio invitando a vigilare sul mantenimento dell’impegno del Ministro Toninelli e del Governo – deve completare tutti gli interventi sul tratto metapontino della SS 106 Jonica tenendo nella giusta considerazione i problemi di sicurezza degli automobilisti, la funzionalità della viabilità di collegamento con i centri del Metapontino e i problemi degli operatori commerciali in particolare i titolari di attività lungo la cosiddetta complanare sud.
Tra le altre priorità da affrontare – continua – c’è quella riferita alla verifica della funzionalità e della sicurezza dello svincolo nord provenendo da Policoro per garantire l’accesso alle spiagge di Rotondella e Nova Siri, attualmente assicurato dallo svincolo di Rotondella con una pericolosa interferenza sulla Strada Provinciale, come testimoniano i numerosi incidenti stradali anche con gravi conseguenze specie con il grande traffico estivo”.