“Verso il diciottesimo prodotto a marchio. Per l’olio extravergine di oliva di Basilicata l’attesa buona notizia è arrivata e l’ottenimento dell’IGP per il nostro extravergine di oliva è sempre più vicino. Il Mipaaft ha espresso parere favorevole sulla proposta di riconoscimento della indicazione geografica protetta per l’Olio lucano, pubblicandolo sulla Gazzetta Ufficiale n. 39 del 15 febbraio 2019 insieme alla proposta di disciplinare di produzione.”
Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia
“Se tutto procede, come ci auguriamo, senza particolari intoppi – continua l’Assessore Braia – la proposta fra un mese sarà notificata per la registrazione ai competenti organi comunitari e l’obiettivo sarà praticamente raggiunto. In tempi brevi la Basilicata avrà il diciottesimo prodotto a marchio con il riconoscimento IGP all’olio, che racchiude in se la nostra storia, cultura, tradizione e produzione identitaria del territorio.
Il risultato è frutto di un grande lavoro di collaborazione della comunità olivicola lucana tutta con le istituzioni, Alsia e Regione Basilicata. La proposta e il disciplinare di produzione per l’ottenimento della protezione della denominazione «Olio lucano » come indicazione geografica protetta, ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento e del Consiglio del 21 novembre 2012, è stata presentata dall’Associazione I.G.P. Olio lucano con il parere positivo della Regione Basilicata.
Ne era stata data lettura integrale nella riunione di pubblico accertamento tenutasi nello scorso dicembre a Ferrandina, con la presenza di oltre 250 tra produttori di olio, amministratori e portatori di interesse del comparto. Incontro dall’esito più che positivo ed espressione di una collettività produttiva che crede nelle potenzialità del suo olio extravergine di oliva e che deve porsi sul mercato con una qualità riconosciuta e identitaria e con strumenti atti a difenderne la tipicità dalle incursioni esterne di altri oli non italiani.
Il disciplinare dell’olio lucano IGP – conclude l’Assessore Braia – include tutte le varietà di olivo regionali autoctone e non e la zona di produzione corrisponde a tutto il territorio di Basilicata. Racconta, inoltre, la storia millenaria della presenza dell’olivo in Basilicata dove la coltivazione è presente in maniera diffusa ovunque, prevalentemente in 5 principali aree particolarmente vocate, sui pendii dei quattro fiumi che attraversano la regione. Il marchio di qualità garantirà economia, competitività e vantaggio a tutti i produttori regionali
Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative alla proposta pubblicata in Gazzetta Ufficiale, dovranno essere presentate al Ministero entro trenta giorni.”