La vertenza occupazionale “Tempa Rossa” resta priva di qualsivoglia riscontro a livello istituzionale nonostante le diverse istanze rivolte al Prefetto di Potenza ed ai Ministeri interessati, pertanto, gli ex lavoratori dell’indotto “Tempa Rossa” riunitisi ieri sera alla presenza dei rappresentanti dei Comitati “La Voce di Corleto” ed il Comitato per la tutela dell’ambiente e dell’occupazione hanno deciso di promuovere uno sciopero generale per il prossimo giovedì 21 febbraio.
Lo sciopero è stato formalmente proclamato dal Sindacato autonomo UN.SI.AU. che in queste ore ha informato la Prefettura competente.
Le iniziative che saranno intraprese nei prossimi giorni non riguarderanno esclusivamente la questione occupazionale, infatti, nell’ottica di sensibilizzazione verso i temi più importanti dell’affaire “Tempa Rossa” il Comitato “La Voce di Corleto” ha organizzato un pubblico incontro che si svolgerà domenica 24 febbraio alle ore 18,30 presso i locali comunali della Piazzetta del Risorgimento Lucano avente ad oggetto una discussione incentrata soprattutto sul c.d. piano di emergenza esterna.
Stante l’imminente competizione elettorale gli organizzatori hanno deciso di estendere l’invito a tutti i candidati alla carica di Presidente per le prossime elezioni regionali per capire quale sia il loro punto di vista e quali siano le loro proposte rispetto ad uno dei temi più importanti per il futuro della nostra Regione, sebbene ad oggi sembrerebbe essere calato il silenzio più assoluto su un argomento per molti versi sicuramente scomodo.
Giovedì 21 febbraio 2019 è stato indetto uno sciopero generale dalla Confael Settore Industria Basilicata dagli, ex lavoratori dell’indotto “Tempa Rossa” e dai Comitati per la salvaguardia del territorio e dell’occupazione e La Voce di Corleto.
Sono mesi che si attendono risposte certe rispetto ad un tema, quello occupazionale, di fondamentale importanza non solo per i singoli individui ma per tutta la Comunità. Più lavoro significa più economia, non solo per rivendicare il diritto al lavoro dei nostri operai ma anche per esprimere profondo disappunto rispetto alle modalità di divulgazione del Piano di Emergenza Esterna che, nel rispetto della legge vigente, deve avvenire previa consultazione delle popolazioni interessate. Per il rispetto di tale vincolo normativo non riteniamo, infatti, sufficiente la mera pubblicazione dei documenti solamente sui siti istituzionali della Prefettura e dei Comuni di Corleto Perticara, Guardia Perticara e Gorgoglione. Tra l’altro da una lettura superficiale del piano di emergenza esterno divulgato emergerebbero gravi lacune ed imprecisioni. Poiché è diritto di tutti i cittadini conoscere la propria sorte.