“Sono più di 333 mila le assunzioni programmate dalle imprese italiane a febbraio di quest’anno, con un flusso delle entrate che rimane sostanzialmente stabile al Nord rispetto all’analogo periodo dell’anno 2018, si incrementa per il Centro Italia e diminuisce al Sud, con una performance deludente della Basilicata che con sole 2430 nuovi posti di lavoro previsti si colloca al terz’ultimo posto della classifica delle regioni italiane, riuscendo a mettersi alle spalle solo il Molise e la Valle d’Aosta, regioni che, messe insieme, fanno registrare meno abitanti della Basilicata”.
A dichiararlo, in una nota, è il Vice presidente del Consiglio regionale Michele Napoli, sulla base dei dati del Sistema Informativo Excelsior relativi al mese di febbraio di quest’anno.
“Le contrazioni più sensibili delle previsioni occupazionali riguardano i settori del commercio e delle costruzioni, mentre segnali positivi giungono dai settori del turismo e del manifatturiero”-aggiunge Napoli-“Con la conferma, quanto ai profili e alle professioni più richieste dalle aziende, delle competenze collegate alla cosiddetta rivoluzione digitale(tecnici informatici e specialisti in scienze matematiche)o comunque di competenze specialistiche tanto nel settore del commercio(addetti alle vendite ,alle attività di ristorazione e tecnici dei rapporti con i mercati), quanto in quello dell’industria(operai specializzati).”
“Il dato forse più preoccupante che emerge dall’analisi Excelsior”-spiega l’esponente di Fratelli d’Italia-“E’rappresentato dall’incremento di quasi 5 punti percentuali rispetto a Febbraio 2018 della difficoltà di reperimento da parte delle aziende dei profili professionali da inserire nelle imprese.
“Il cosiddetto mismatch tra domanda e offerta di lavoro che si registra in Basilicata è infatti pari al 25%”-conclude Napoli-“Il che significa che da noi un posto di lavoro su quattro rimane scoperto per la mancanza di profili corrispondenti a quelli richiesti dalle imprese, un dato che chiama in causa il sistema formativo regionale, incapace, a tutt’oggi, di programmare politiche attive del lavoro efficaci e che siano il frutto della preventiva ed opportuna concertazione con il sistema produttivo lucano”.
Feb 20