Le associazioni di categoria Confapi, Cna, Confcommercio, Confargianato e Confesercenti chiedono al Comune di Matera di fare chiarezza in vista dell’approvazione definitiva in Consiglio comunale degli importi della Tari che saranno a carico delle imprese locali. Di seguito la nota integrale.
Dopo il confronto dell’altro giorno con l’assessore al bilancio del Comune di Matera, Eustachio Quintano e l’Assessore all’Igiene Urbana Giuseppe Tragni , dal quale confronto è emerso in sostanza che il costo del servizio di raccolta rifiuti sarà, per l’anno 2019, pari a quello dello scorso anno, pur rimanendo le scriventi convinti che si potrebbero recuperare delle economie nel conferimento a terzi dei rifiuti, rimane ora sapere cosa accadrà in sede di bollettazione della TARI.
Apprendiamo che gli Uffici comunali preposti al calcolo della TARI per l’anno 2019 hanno già predisposto delle simulazioni che a partire da domani verranno discusse nella Commissione comunale preposta; quindi le scriventi associazioni si rivolgono a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale affinché valutino correttamente il peso della tassa visto che sono numerosissime le attività commerciali, artigianali ed industriali che a fronte di una scarsa produzione di rifiuti si trovano a pagare cifre astronomiche, fermo restando che è sotto gli occhi di tutti la pessima qualità del servizio di raccolta.
Le scriventi associazioni pertanto reiterano l’invito alla politica che amministra la Città e a tutti i rappresentanti del mondo sociale cittadino affinché si arrivi a trovare una soluzione congiunta per impedire che si abbatta l’ennesima scure per un balzello assolutamente ingiustificato per qualità del servizio e quantità di volumi di rifiuto.
Infine le scriventi, che seguono l’evolversi della situazione, preannunciano lo stato di agitazione delle imprese cittadine che dichiarano essere pronte a valutare eventuali azioni di protesta sindacale.