Domenica 3 marzo 2019 alle 18 nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova (sala conferenze dell’oratorio) di Nova Siri Marina (MT), avrà luogo la performance di video-danza a cura della società di produzione indipendente One Vibe Films e dall’associazione Diversity United, in collaborazione con le associazioni Tolbà e Oltredanza. In “Walking in Light” il viaggio e la resilienza costituiscono il filo conduttore di un racconto poetico.
La struttura narrativa della performance si basa su una raccolta di storie emerse dai laboratori Video Partecipativi (PV), condotti nel 2018 dalla regista ed etno-psicologa Elena Zervopoulou, con immigrati ospiti delle case di accoglienza per minori dei Comuni di Nova Siri e Salandra, gestite dall’associazione Tolbà. Il metodo partecipativo viene applicato per la realizzazione della video-danza e successivamente per la messa in scena della performance di teatro-danza (in interazione con la video-danza). Un processo che permette ai giovani immigrati coinvolti di ritrovare dignità, autostima e libertà, mentre lottano per la difesa dei loro diritti. Uno spettacolo che intende sensibilizzare i cittadini attorno ai temi del razzismo e delle diseguaglianze ma anche porre l’attenzione sui valori della tolleranza, dell’amore e del rispetto.
La valenza artistica e sociale della performance pluridisciplinare risiede nell’intento di promuovere il dialogo interculturale e favorire l’integrazione armonica dei giovani immigrati in Basilicata, in Italia e in Europa. La performance site specific, arricchita con teatro fisico e musica dal vivo, sarà presentata a Matera durante il 2019 ed in seguito riadattata ad Atene e a Stoccolma. Tre città europee, di cui l’attuale capitale della cultura con una popolazione di immigrati prevalentemente africana, la capitale greca con immigrati soprattutto mediorientali e la capitale svedese, modello di integrazione multiculturale rimesso attualmente in discussione. Saranno affrontate, di volta in volta, le problematiche dell’immigrazione di ognuna delle tre città prescelte.
È previsto l’ampio coinvolgimento dei cittadini e delle istituzioni che si occupano di immigrazione a livello nazionale ed internazionale attraverso la creazione di una piattaforma on-line cross mediale (in fase di costruzione) che permetterà al progetto di avere una propria vita dopo la performance, in uno spazio “virtuale” dove mantenere un dialogo interculturale che aspiri al cambiamento sociale. Il pubblico sarà stimolato ad interagire con i contenuti della piattaforma, dialogando con la comunità degli immigrati. Tecniche di storytelling non tradizionali e non lineari si alterneranno in una combinazione di testi, suoni, musica, fotografie e mappe interattive, con il materiale videografico al centro di un’architettura innovativa ed interattiva, offriranno al pubblico una esperienza plurisensoriale.
“Walking Light” è una idea di Elena Zervopoulou
Regia e direzione artistica: Elena Zervopoulou
Coreografie: Rosella Iacovone, Lucia Pennacchia
Musica: Roberto Redavid
Soundscapes: Graziano Cammisa
Camera: Nicola D’antona, Carlos Zuninga, Elena Zervopoulou
Montaggio: Sergio Recchia
Ballerini: Antonella Basile, Serena Di Lecce, Simona Logiurato, Mauro Lo Sapio, Giuseppe Antonio Polito, Antonio Aba, Adriana Cordero, Giorgia Gagliardi.
Performer: Blessing Akuetie, Mustafa Badije, Flora Ihianre, Shahzaib Muhammed, Fallou Niass, Mustafa Ahmed, Happy Michael, Alpha Diallo, Kantara Koulibaly, Abdallah Jambang.
Produzione One Vibe Films & Diversity United
in collaborazione con Tolbà e OltreDanza
Biografia di Elena Zervopoulou
Di origini franco-greche, fondatrice di One Vibe Films e dell’associazione Diversity United.
Dopo il Master in psicologia clinica interculturale ha lavorato come etno-psicologa a Parigi con famiglie di immigrati e come consulente dell’UNESCO con bambini di strada in Madagascar. Ha conseguito all’Università di Parigi un Master in regia di film documentari e antropologia visuale.
Da ben 10 anni, con One Vibe Films, società di produzione indipendente che aspira a promuovere il dialogo interculturale ha prodotto, diretto e girato documentari creativi per emittenti internazionali e per ONG Internazionali. Girati nel Sud-Est dell’Asia, Europa e Africa, avvicinano il pubblico alle realtà quotidiane di minoranze etniche, donne e bambini. Attraverso la documentazione di storie locali affettive, promuove la crescita consapevole sullo sviluppo sostenibile, i diritti ambientali, sociali e umani.
Con l’associazione Diversity United, Elena Zervopoulou organizza workshop PV (Video Partecipativi) per accrescere l’attivismo sociale partendo dal basso, facendo riscoprire alle singole persone e alle comunità il loro potenziale. Fra i suoi lavori più significativi: “Sea Gypsies”, gli ultimi nomadi del mare del Borneo in pericolo, in un mondo globalizzato in evoluzione; partecipa alla serie di BBC “Why Poverty?” emessa da 69 televisioni in 200 paesi; “Greece: Days of Change” re-inventando noi stessi e la Grecia durante la crisi, andato in onda in prima serata in diversi paesi europei, nominato in festival internazionali a Barcelona e a Bruxelles e proiettato in 60 sale cinematografiche in Spagna come “Documentario del mese”; “Anti-bullying campaign”, strumento interattivo cross-media con narrativa non-lineare per campagna dell’UE, ufficialmente utilizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione Greco, come in 6 altri paesi Europei.