Il Coro della Polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina” è formato da dilettanti amanti della musica corale, di età compresa tre i 22 e gli 83 anni. Un “manipolo di eroi”, che da oltre vent’anni, sotto la guida del M° Carmine Antonio Catenazzo, esercita un’attività intensissima “al servizio della Musica”: il Coro ha appena concluso il ventunesimo anno di attività, che lo ha visto impegnato in 19 appuntamenti con la musica vocale a Matera e in altre regioni italiane.La formazione materana ha aperto il 2011 nel nome della solidarietà, con l’ormai tradizionale Concerto dell’Epifania, che da più di 10 anni è un punto fisso nella programmazione del gruppo. Ha inoltre partecipato, nel mese di aprile 2011, alle celebrazioni del centenario della morte di Madre Isabella de Rosis, la Beata che ha fondato l’ordine religioso delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore, con un apprezzatissimo concerto sinfonico-corale, nel corso del quale ha proposto il “Gloria RV589” di Antonio Vivaldi. Ancora, ha avuto modo di cimentarsi, in maggio, con un’opera che da molti è considerata tra le più belle in assoluto, ovvero il celeberrimo “Requiem KV626” di Wolfgang Amadeus Mozart, proposto per la prima volta a Matera nella trascrizione originale per soli, coro e pianoforte a quattro mani del pianista settecentesco Carl Czerny. Il Requiem ha “inaugurato” una nuova rassegna musicale, Voci di Maggio, che si spera possa trovare seguito in futuro. Nata dalla fortunata collaborazione con l’Associazione Corale Cantori Materani, ha visto avvicendarsi a Matera, nell’arco di due settimane di programmazione, ben 12 cori provenienti da tutta Italia. Nel cartellone Voci di Maggio si è anche inserito il fiore all’occhiello tra gli eventi realizzati dal Coro della Polifonica Materana nel 2011: il Primo Concorso Corale Nazionale “Antonio Guanti”, ideato e portato avanti in un momento di grandissima difficoltà, causato dall’improvvisa scomparsa, a soli 32 anni, del vice presidente Antonio Guanti. Unico in Basilicata interamente dedicato alla coralità amatoriale in tutte le sue espressioni, il Concorso ha potuto fregiarsi dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e di una Giuria di prim’ordine formata dai Maestri Walter Marzilli (presidente), Lawrence Cilia, Andrea Angelini, Nicola Russo e Carmine Antonio Catenazzo. Al Concorso hanno partecipato otto cori provenienti da Puglia, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna: un coro di voci bianche, due cori a voci femminili, due ensemble vocali e tre cori a voci miste.Naturalmente, nel mese di luglio si è realizzata la Settima Rassegna Polifonica “Petra Matrix”, che ormai figura tra le più peculiari manifestazioni del suo genere: un altro bel punto fermo nel panorama musicale materano, che è ancora una volta rientrato, per la qualità dell’intero progetto, nel cartellone del Festival Duni 2011.Nel corso dell’anno, il Coro è stato inoltre invitato a rappresentare Matera nell’ambito di due prestigiose manifestazioni corali in Abruzzo (VIII Rassegna di Musica Sacra “G. D’Onofrio” di Atri – Te) e nelle Marche (XII Rassegna Corale Internazionale “G. Tallè” di San Ginesio – Mc).A dicembre, infine, ha avuto l’onore di animare la Santa Messa trasmessa in diretta dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi su Rete 4. Un’esperienza positiva, questa, che ha riscosso anche il vivo apprezzamento del personale tecnico Mediaset.I progetti per il 2012? Tanti, grazie alla volontà e all’impegno del M° Catenazzo e di tutto il gruppo che forma il Coro. Sono già in programma due scambi culturali di alto livello, che porteranno il Coro a Piacenza e nelle Cinque Terre; inoltre, la replica del Requiem trascritto da Czerny in provincia di Potenza e una “Prima Esecuzione Assoluta”; infine l’Ottava Rassegna “Petra Matrix”, Voci di Maggio sempre con l’Associazione Cantori Materani, il Secondo Concorso Corale “Antonio Guanti”, Mater Materiae – la Musica nei luoghi e nelle stagioni…Gli ultimi progetti, però, rischiano di rimanere solo tali: la situazione attuale di assoluta incertezza sulla concessione di fondi alle attività in programmazione, nonostante già da mesi si sia presentata istanza a Enti pubblici e sponsor privati, mette a rischio l’intera attività, troppo onerosa per le risorse del Coro, che è un’organizzazione basata essenzialmente sul volontariato. Il rischio è, di fatto, privare il panorama culturale materano di eventi che ormai erano consolidati o andavano consolidandosi e che comunque attiravano in città estimatori, che fungevano da “passaparola” nel settore ed avevano creato un circolo virtuoso di scambi, promozione, valorizzazione.L’augurio è che si trovino delle risposte certe, che permettano una programmazione serena, perché le iniziative che promuovono la cultura materana, veicolando in città realtà esterne ed esportando l’immagine di Matera città culturale, sono alla base di una crescita della città stessa, che non deve perdere di vista l’obiettivo Matera 2019.
Gen 11
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