“In una mattina di fine estate, un atroce omicidio viene commesso lungo la costa pugliese. Il killer lascia sul luogo del delitto solo una traccia di sangue, punto di partenza per le indagini dell’ispettore Claudio Russo. Identificato il killer, resta da scoprire il movente. Non tutto risulta essere come appare e nessuno può sapere cosa accadrà poco prima di domani.”
Così si presenta “Poco prima di domani”, il nuovo romanzo dello scrittore materano Paolo Festa, il secondo, dopo il fortunato e apprezzato “Tutto fa paura” (edizioni Cinquemarzo) del 2017, che ha per protagonista l’ispettore Claudio Russo, questa volta alle prese con un misterioso omicidio.
“Pronto?”
“Ispettore, sono Leopoldi.”
Sapeva riconoscere il suo tono di voce. Non era una chia¬mata di cortesia.
“C’è stato uno strano omicidio questa mattina.”
Russo attese in silenzio che Leopoldi continuasse.
“Deve rientrare in servizio.”
Claudio si sollevò dal lettino, posando sul tavolino il tè freddo che stava sorseggiando.
E’ una inaspettata telefonata del suo superiore che costringe l’ispettore Russo a tornare in servizio dopo aver rassegnato le dimissioni, quando era ormai certo di poter voltar pagina e svestirsi definitivamente della divisa.
Il protagonista è un giovane ispettore che vive la quotidianità della realtà che ci circonda, che avrebbe preferito prendere altre strade, ma benché determinato a voler cambiar vita, sente l’onere di continuare nel proprio dovere. Un aspetto molto attuale questo della realtà italiana, in cui dover fare di necessità virtù è un impegno a cui nessuno può più venire meno.
Durante questa indagine il protagonista è alle prese con un misterioso omicidio e le indagini fin dall’inizio appaiono complesse per i pochi indizi e la particolare astuzia con cui è stato commesso. Il carattere difficile dell’ispettore e il rapporto burrascoso con i suoi colleghi non facilitano le indagini e contribuiscono a costruire colpi di scena frequenti ed un finale inaspettato.